Ritrova le spoglie dello zio soldato morto nella Grande Guerra nell’ossario a Torre
Magdalena Szczygieł, polacca, da cinque anni stava cercando notizie: «Grazie agli storici Silvio Cibinel e Marta Tinor e alla comunità locale»

Una ricerca durata cinque anni, tra archivi e vecchi registri militari. Poi la svolta, con il ritrovamento di alcuni documenti e il contatto, anche grazie a un post su Facebook, con due storici locali di Torre di Mosto, Silvio Cibinel e la moglie Marta Tinor.
Il ritrovamento della tomba dello zio
Così una donna polacca ha scoperto la tomba dello zio, morto durante la Prima Guerra Mondiale, nel luglio 1918, e di cui la famiglia non aveva più saputo nulla. Le spoglie del soldato, di nome Władysław Gębarowski, riposano nell’ossario militare nel cimitero di Torre.
La nipote si chiama Magdalena Szczygieł e abita a Biecz, un villaggio nella Polonia sud-orientale. La sua ricerca è cominciata durante la pandemia. Incuriosita dai ricordi di bambina sui racconti di questo zio caduto in guerra, ha provato a ricostruirne la storia.
La ricerca
Una ricerca ardua, visto che dello zio non è rimasta neppure una foto. Il nome compariva negli elenchi delle vittime pubblicati allora dall’esercito austro-ungarico. Nel 2021, Magdalena riesce a stabilire che lo zio era stato un soldato della sezione mitragliatrici del 57° Reggimento di Fanteria di Tarnów, unità il cui percorso di combattimento si concluse sul Piave.
La svolta è arrivata solo la scorsa primavera, quando Magdalena si è imbattuta per caso nei registri di morte compilati dal 57° Reggimento Fanteria. Ha cercato tra 1.600 scansioni e diverse migliaia di voci, scoprendo che lo zio era morto per le ferite riportate nel territorio di Torre e lì era stato sepolto. Il resto è stato possibile grazie al contributo dello storico polacco Dominik Topolski, che sta cercando le spoglie dei caduti del 57° Reggimento e che è in contatto con diversi appassionati italiani di vicende belliche.
L’appello su Facebook
Grazie a queste relazioni e anche a un appello lanciato su Facebook, Magdalena è entrata in contatto con Silvio Cibinel e Marta Tinor, che da anni si occupano dell’ossario che contiene le spoglie dei soldati austro-ungarici morti nell’ospedale militare di Torre. I due storici torresani sono riusciti a ritrovare anche l’atto di morte di Władysław Gębarowski, ancora conservato negli archivi locali.
«Silvio e Marta mi hanno dimostrato grande gentilezza e dedizione, scattando foto al cimitero e girando un video per il quale sarò loro eternamente grata – racconta la donna polacca –. Grazie a questo, ho potuto mostrare alla mia famiglia la tomba dello zio e raccontare loro come si sia ritrovato a mille chilometri dalla sua casa natale. Vorrei anche ringraziare la comunità di Torre per essersi presa cura degli ossari dei soldati». Nei giorni scorsi a Torre è arrivata pure una delegazione di un’associazione polacca, per rendere omaggio a Władysław Gębarowski e agli altri soldati connazionali qui sepolti. —
G. MO.
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