Riscoprire i luoghi delle battaglie seguendo le tracce di Hemingway

Un itinerario turistico ricorda il periodo trascorso a Fossalta di Piave dallo scrittore nel luglio 1918 Il sindaco Sensini: «Un progetto della memoria che sta avendo successo». Molti arrivano dagli Usa
Di Giovanni Monforte

FOSSALTA DI PIAVE. Ci sono vari modi per raccontare la Grande Guerra. Si possono ricostruire le battaglie e le storie dei soldati, fare il conto delle devastazioni e dei caduti. Oppure si può cercare di raccontare la guerra immaginandola con gli occhi di chi l’ha vissuta.

È quanto hanno fatto a Fossalta di Piave. Ma scegliendo un osservatore speciale: Ernest Hemingway (1899-1961), lo scrittore americano che nel 1954 vinse il premio Nobel con il romanzo “Il vecchio e il mare”. Il legame tra Hemingway, Venezia e il Veneto Orientale è noto, basta leggere “Di là dal fiume e tra gli alberi”. Com’è risaputo che sul Piave Hemingway arrivò per la prima volta nel 1918 come volontario della Croce Rossa americana. Pochi, però, sanno che Fossalta fu il teatro di uno degli episodi che più segnarono la vita di Hemingway: il suo ferimento, mentre si trovava nel buio di una trincea.

La storia di quella notte (era l’8 luglio 1918) e delle due settimane che cambiarono il senso della vita di Hemingway sono state ricostruite in un itinerario turistico, che si snoda tra gli argini del Piave e le stradine del paese. Il progetto è stato promosso dal Comune di Fossalta con il sostegno economico di Regione e Provincia, ma soprattutto con la passione di tanti volontari. Per la sua realizzazione ci sono voluti quattro anni.

Tutto è nato quasi per caso quando, nel 2009, l’attuale sindaco Massimo Sensini fu eletto per la prima volta. «A Fossalta la Grande Guerra era sconosciuta. Era come se il paese ne avesse esorcizzato il ricordo, forse proprio per i gravi danni subiti e il gran numero di morti e sfollati», racconta Sensini. Diventato sindaco da poche settimane, Sensini viene a sapere da Bruno Marcuzzo (optometrista e fotografo, esperto di spolette e granate) di una riunione sulla Grande Guerra a Nove di Vittorio Veneto. È il convegno conclusivo per l’ottenimento dei finanziamenti promossi dalla Regione per le iniziative per il centenario della Grande Guerra. Sensini vi partecipa e nasce così l’idea di provare a inserire nel progetto anche Fossalta. «In mano avevamo ben poco, a Fossalta era stato tutto distrutto. Mi incontro con Bruno Marcuzzo e guardiamo le molte fotografie che aveva», prosegue Sensini, «ci è venuto in mente che da qui era passato uno scrittore premio Nobel e nessuno lo sapeva. Avremmo potuto utilizzare Hemingway come chiave di lettura per raccontare la Grande Guerra sul Piave».

Ebbe inizio così un’autentica corsa contro il tempo prima per presentare il progetto e poi, ottenuto il contributo regionale, per trovare gli altri finanziamenti necessari. Il progetto è costato circa 28 mila euro. È stato attrezzato un percorso dotato di steli informative multimediali in quattro lingue, posizionate nei luoghi più significativi del passaggio di Hemingway. Sono stati realizzati un sito internet e dei libriccini informativi ed è stato prodotto anche un logo, “La guerra di Hemingway”, con tanto di registrazione del brevetto. Il percorso è stato inaugurato nel 2013 e da allora il successo è stato crescente, andando ben oltre i confini locali.

Sulle tracce di Hemingway transitano a Fossalta moltissimi turisti (tanti sono americani), a cui Marcuzzo fa spesso da speciale cicerone. E anche la stampa estera se n’è interessata: El Pais, il celebre quotidiano spagnolo, ha dedicato a Fossalta un lungo articolo. «Stiamo chiedendo nuovi fondi per completare il percorso e realizzare del materiale cartaceo, da affiancare a quello elettronico», conclude Sensini, «di recente abbiamo inaugurato la nuova biblioteca, di cui una parte sarà dedicata a Hemingway, con un punto turistico per la distribuzione di materiale informativo».

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