Rimborso di 600 euro per un pacco smarrito

MIRANO. Pacco smarrito, Poste Italiane rimborsa il cliente con 600 euro. Di questi tempi anche ciò che dovrebbe essere la norma fa notizia. Il caso, risolto nei giorni scorsi, ha per protagonista un cittadino di Mirano che aveva spedito in Germania una raccomandata con un importante apparecchio elettromedicale. Il pacco però era stato rimandato al mittente a causa di un errore nell’indirizzo. Fin qui niente di strano. Peccato che varcato il confine italiano la raccomandata, anziché giungere a Mirano, sia stata smarrita. Il mittente ha subito presentato reclamo ma, non soddisfatto della risposta ricevuta dall’azienda postale, aveva fatto ricorso alla procedura di conciliazione prevista dalla Carta della qualità dei servizi postali, che prevedono risarcimenti in caso di disguidi simili. Con l’assistenza dell’Adiconsum di Mestre è stato riconosciuto al cliente un risarcimento di 600 euro. Un caso che ora potrebbe far scuola e a Poste Italiane non dispiacerebbe affatto: «La conciliazione è una procedura extragiudiziale e gratuita che ha l’obiettivo di ristabilire la fiducia tra Poste Italiane e chi ha subito un disservizio», spiegano dalla società postale, «si può ricorrere alla procedura per controversie fino a 600 euro che riguardano posta celere, posta assicurata, posta raccomandata, telegrammi, pacchi ordinari, e pacchi celeri. Inoltre è possibile presentare domanda di conciliazione anche per le spedizioni internazionali, nella tratta nazionale». Ogni controversia viene esaminata dalla commissione di conciliazione, composta da un rappresentante di Poste Italiane e da un rappresentante delle associazioni dei consumatori per conto del cliente. Tutto molto bello, ma l’apparecchio medicale dell’utente miranese che fine avrà fatto? (f.d.g.)
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