Regolamento edilizio rinviato «Manca il parere legale»

Offensiva delle opposizioni. «Metodo da dittatura, non ci fanno discutere» Critiche per le antenne, i metri quadrati minimi per l’abitabilità, le fosse settiche

Un giorno intero di dibattito. Ma il regolamento edilizio ancora non c’è. Sarà votato forse oggi. Fuoco di fila delle opposizioni. Che alla fine di una giornata dalle polemiche furiose l’hanno avuta vinta. «Manca il parere dell’Avvocatura sul testo», hanno detto i consiglieri, «dunque non si può votare». 400 gli emendamenti presentati. E accuse reciproche. «È una dittatura, non ci hanno dato nemmeno il tempo di leggere i subemendamenti», dice il vicepresidente del Consiglio e consigliere della Lista Casson, Giovani Pelizzato. In mattinata conferenza stampa congiunta fra le opposizioni. Qualcuno diserta, come il grillino Davide Scano, i due del gruppo Misto. Elena LaRocca (M5s) parla «a titolo personale». Attacca le norme che vogliono limitare gli affittacamere. «Non si può buttar via il bambino con l’acqua sporca», dice, «c’è anche qualche famiglia che in questo modo vive». Contesta al nuovo regolamento di non rispettare la proprietà privata quando prevede ingressi distinti tra la residenza e le attività ricettive. «L’impianto ci trova abbastanza d’accordo, alla fine noi ci asterremo», dice la dem Monica Sambo, «ma questo metodo va respinto. Si è voluta soffocare la discussione». Emanuele Rosteghin entra nel merito di alcune norme che non vanno. «Le antenne e i parametri sull’inquinamento e l’impatto ambientale. Ci sono solo indicazioni generiche, non norme stringenti». «Sara Visman (M5s) punta il dito sulle emissioni. «Il Piano antenne non può essere contrattato tra amministrazione e privati. Bisogna dare le indicazioni sui limiti e sulle aree».

Una delle novità del Piano riguarda anche le superfici minime per rendere gli alloggi abitabili. La legge prevede 28 metri quadrati, il nuovo regolamento parla di 38. «Ma vanno distinti la residenza e gli alloggi turistici», dice Rosteghin. Infine, le fosse settiche. Per limitare il proliferare dei Bed and breakfast, l’amministrazione ha pensato di introdurre l’obbligo di costruzione della fossa settica per chi affitta a turisti. In pochi si sono accorti che in questo modo si continua la cementificazione del sottosuolo. Opera nociva denunciata da tempo dagli esperti e dagli architetti. Non si impedisce dunque la locazione, ma chi affitta ai turisti deve anche cementificare il sottosuolo, con tutti i rischi statici e ambientali. «È l’unico strumento per cercare di bloccare quel fenomeno», ha replicato l’assessore all’Edilizia privata Massimiliano De Martin.Le locazioni turistiche sono passate da 2800 a 7 mila, con un aumento di oltre il 200 per cento. Seduta sospesa e rinviata a oggi. Dai consiglieri di opposizione è arrivata ieri anche la mozione per spostare i termini per la richiesta dei contributi per i danni subiti il 12 novembre scorso. «Considerata la difficoltà di avere preventivi e sopralluoghi si chiede di spostare il termine delle domande fissate al 20 dicembre».

A.V.

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