De Amicis a Mestre, cambiato il progetto: investiti altri 900 mila euro
Durante i lavori dell’ex De Amicis a Mestre emergono elementi storici che cambiano il progetto: costi oltre 3 milioni, cantieri prorogati e nuova destinazione con uffici comunali e spazi per la città

Cantiere dell’ex De Amicis, la giunta comunale cambia, con i lavori in corso, il progetto. Novecento mila euro in più di spesa e cantieri che non finiranno per marzo 2026 bensì per l’autunno del prossimo anno. E soprattutto dislocazione degli spazi rivisti al punto che i Tributi non lasceranno l’attuale sede per il centro città.
Tutto questo, perché i cantieri, dopo le demolizioni interne alla scuola “dei mestrini”, hanno fatto emergere segni del passato del complesso che «non è giusto nascondere ai cittadini, ma che invece abbiamo deciso, di concerto con il sindaco, di valorizzare», spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Francesca Zaccariotto.

La De Amicis nacque come scuola nel 1902 dall’ex villa dei Giustinian di fine ottocento. Si arriva al 1989 quando inizia la trasformazione in sede di uffici comunali. Ora i cantieri devono riportarla allo splendore di un tempo, con un doppio uso: uffici del Comune e “casa” della città, con spazi per incontri e mostre. Con i cantieri in corso prima è emersa dalle demolizioni del cartongesso delle vecchie aule, una pregevole scala con ringhiera, ottocentesca. Poi ecco una serie di fini colonne, mai viste prima, nascoste dai divisori delle aule.
Infine i soffitti in legno, in gran parte non rovinati dal tempo e meritevoli di recupero. Ecco allora la decisione di modificare il progetto.
«Stiamo parlando di un edificio che rappresenta la storia di Mestre e che noi abbiamo deciso di recuperare con un intervento, poderoso, di efficientamento energetico, inserendo anche il fotovoltaico. Ma davanti agli elementi emersi non potevamo pensare di nasconderli all’interno di spazi riservati ad uffici comunali come quelli pensati inizialmente al primo piano. Abbiamo deciso quindi di modificare la filosofia, prevedendo nell’edificio un mix di utilizzi, lasciando aperte le aree dove insistono scale e colonne e di lasciare l’ufficio Tributi dove si trova attualmente. Inseriremo altri uffici comunali e poi spazi di incontro per i cittadini, per esposizioni sui due piani», continua l’assessore.
Confermate le teche con reperti che diventeranno visibili a tutti e verso il giardino delle mura, tratti di pavimentazione visibile, coperta da vetro.

Altra novità, annuncia l’assessore. Si studia, approfittando dei cantieri di arredo urbano in corso a Parco Ponci (Piazzale Altinate) alla valorizzazione dei resti del “Torresino”, tra il parcheggio e via San Girolamo, creando un percorso colorato e dotato anche di pannelli storici informativi, fino alla recuperata De Amicis, la “casa” della città che si collega anche al giardino delle mura dietro la torre San Lorenzo, verso Riviera Magellano. Il cantiere dell’ex De Amicis verrà a costare di più: dai 2,3 milioni di euro iniziali il costo aumenta di 900 mila euro ed arriva, di conseguenza, a superare i 3 milioni di euro. Si allungano i tempi, dopo la scelta della giunta di andare al confronto con i progettisti rivedendo l’intero progetto: i lavori che dovevano finire a marzo 2026 non termineranno, a questo punto, prima dell’autunno 2026.
E l’ufficio Tributi di terraferma rimane negli uffici di via Forte Marghera 111 e non trasloca a due passi da piazza Ferretto. Nella recuperata scuola andranno altri uffici del Comune ma ancora non è stato reso noto quali dovranno spostarsi a fianco della torre civica, simbolo di Mestre. —
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