Radiografie digitali e risparmi
Radiografie digitali, l’Asl 10 si modernizza e lancia il nuovo servizio. Più di un milione di investimento per la rivoluzione della radiologia negli ospedali di San Donà, Portogruaro e Jesolo. Oltre le Tac e le risonanze magnetiche, da qualche giorno sono in funzione nuove apparecchiature digitali e software. Ieri la presentazione con il direttore generale Carlo Bramezza, il direttore della radiologia Roberta Polverosi, e il responsabile del servizio Information Technology, Giuseppe Zalunardo.
È il nuovo sistema di digitalizzazione Ris-Pacs, del valore di circa 480 mila euro, che archivia le obsolete lastre radiologiche sostituite da immagini digitalizzate e consultabili su pc, oltre che consegnate all’utenza in comodi cd. Il sistema Ris Pacs è composto da due pilastri integrati tra loro. Sono il Ris che ha il compito di assicurare la gestione complessiva del flusso di lavoro e dei dati generali, e il Pacs che provvede alla generazione, visualizzazione e distribuzione delle immagini sia ai fini della refertazione che dell’archiviazione.
Sarà possibile la creazione di un archivio digitale che permette in tempo reale la consultazione di una radiografia, poi la consegna dei referti in cd, l’abbattimento dei costi (250 mila euro l’anno per l’acquisto di pellicole radiologiche), quindi la progressiva eliminazione dell’enorme archivio di lastre che, a norma di legge, devono essere custodite per 10 anni. Consentita anche l’archiviazione digitale: l’utente non dovrà più portarsi appresso le lastre richieste dallo specialista. Adeguata l’infrastruttura informatica della radiologia con l’acquisto di 52 computer, 9 robot per la masterizzazione di cd e altro. Nelle radiologie di San Donà e di Portogruaro sono entrate in funzione tre apparecchiature radiologiche telecomandate digitali dal costo totale di 690.000 euro e un ecografo digitale nella radiologia di San Donà. (g.ca.)
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