Prove di ripartenza del centro Tom di Santa Maria di Sala: ecco le riaperture fino al 28 febbraio

Una decina di lavoratori per gestire le prime riaperture in attesa che il Tribunale si pronunci in via definitiva. Ecco quali negozi riapriranno nel centro commerciale 

SANTA MARIA DI SALA. Un primo spiraglio per il Centro Tom, anche se ci vorrà ancora tempo per un rilancio completo della struttura sulla Noalese. Fino al 28 febbraio saranno aperte delle attività temporanee, in attesa che il tribunale si esprima su quanto si potrà fare in seguito.

La società Tom Tommasini Village ha presentato in luglio un’istanza di concordato preventivo per poter garantire la continuità alle attività aziendali e soddisfare i creditori. Come ha spiegato l’amministratore unico di Tom Village, Jimmy Greselin, gestore di questa fase transitoria dopo l’esperienza araba, a fine novembre hanno alzato le serrande Tom Smart, poi il bar, Tom Sport e Tom Home.

In questi giorni toccherà al marchio Generazione Z, con i marchi di Chiara Ferragni ed Elettra Lamborghini dedicati ai più giovani con accessori, abbigliamento e così via, oltre a un centro estetica e un negozio di piccoli elettrodomestici e accessori per la casa. Entro Natale, ci sarà uno spazio per i ragazzi con Tom Kids.

Per Greselin in poco tempo l’80 per cento degli spazi di Tom saranno occupati. Per ora assunte solo una decina di persone contro le 170 in organico a Tom in cassa integrazione.

«Il numero è ridotto» spiega il consulente del lavoro Manuel Bianzale «per l’assenza di aperture sabato e domenica. L’obiettivo è ricollocare 80-100 dipendenti di Tom non appena il tribunale chiarirà la vicenda. Ne stiamo parlando anche con il sindaco Nicola Fragomeni e i sindacati proprio per arrivare a una soluzione».

Intanto, Greselin prova a fare chiarezza su Tom. «Le precedenti gestioni» si legge «hanno portato la società sull’orlo del fallimento. E questo pericolo, purtroppo, non è ancora scongiurato. Stiamo lavorando tutti i giorni per provare a salvare questo “gigante ferito”, sicuri che abbia le carte in regola non solo per sopravvivere ma anche per risplendere nuovamente. Il nostro principale obiettivo è restituire un centro commerciale florido, garantendo, per quanto possibile, il reintegro dei dipendenti attualmente in cassa integrazione».

Greselin invita comunque alla prudenza. «È finito il tempo dei proclami roboanti» continua l’amministratore unico «delle aperture di filiali all’estero, dei voli pindarici. Abbiamo idee chiare in testa, un piano industriale solido ma procederemo con cautela e ragionevolezza. La nostra parola d’ordine, sin dal primo giorno, è stata umiltà».

Per ora Tom resta aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 20, orari che possono variare in base ai decreti e ordinanze per combattere la pandemia da Covid-19. 
 

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