Prostitute con i camper a Mira il sindaco annuncia controlli

L’ex consigliere Pasqual: «Spettacolo indegno, c’è un via vai di clienti a ogni ora» La Lega ripropone le case chiuse. Vivian: «Aiutiamo quelle ragazze schiavizzate»

MIRA. Scoppia la protesta a Malcontenta, Dogaletto e Giare per la presenza di prostitute sulle strade e nei centri abitati. Alcune prostitute si sono organizzate con camper dotati anche di generatori e restano sul posto dal mattino a sera a procacciare clienti. «A Malcontenta» spiega l’ex consigliere comunale di Forza Italia Eugenio Pasqual, con un gruppo di residenti preoccupati «ogni giorno e anche si sera si assiste ad uno spettacolo indegno. Le prostitute esercitano lungo via Malcanton, verso il centro abitato, e sono prevalentemente quelle africane, che lavorano anche nell’area del distributore di benzina vicino alla rotonda. In una strada di immissione alla rotonda dell’ex Pansac invece si trovano quelle in camper provenienti dall’Est Europa. I vigili urbani passano e non dicono nulla. Uno dei camper è dotato pure di generatore e c’è un via vai di clienti ad ogni ora. Perché si tollera il mercimonio e lo spettacolo indecente continuamente? ».

Altre prostitute sottolineano i residenti si trovano invece agli incroci con i supermercati Lando a Dogaletto e in questo caso si tratta di ragazze africane che “esercitano” nelle ore notturne nell’area dei parcheggi dei negozi, dell’Est Europa di giorno, e lungo la bretella Mira Lanza in altri camper. Non sono rare le liti fra le ragazze per accaparrarsi i clienti anche poco prima dell’orario di chiusura dei negozi.

Il sindaco Marco Dori annuncia controlli ad hoc per capire e monitorare il fenomeno. «Faremo fare controlli nelle aree che i residenti segnalano con problemi» annuncia «Si tratta di un fenomeno conosciuto da anni in queste zone».

Sulla vicenda però interviene anche Stefano Deppieri, consigliere comunale a Mira e segretario della Lega, che da tempo propone la regolamentazione della prostituzione sul modello di Germania, Belgio, Olanda e Austria. «Come volevasi dimostrare» dice «il problema della prostituzione non sparisce con le buone intenzioni delle politiche della sinistra. Meglio sarebbe come abbiamo sempre proposto come Lega, riaprire le case chiuse o almeno regolamentare la professione delle lavoratrici del sesso, che potranno così essere equiparate ad una normali lavoratrici e pagare pure le tasse alla fiscalità».

Una proposta sulla quale ha già espresso nei mesi scorsi piena contrarietà la consigliera del gruppo “Mira in Comune” Lavinia Vivian, che l’aveva bollata come retrograda. «Ribadisco» spiega Vivian «la più forte contrarietà a questa iniziativa della Lega. Le ragazze che sono sulla strada non lo fanno mai per libera scelta, ma spesso si tratta di giovani immigrate che lo fanno o per necessità o perche costrette dagli sfruttatori». –

Alessandro Abbadir

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