Prenotazioni online, c’è il colosso Google

Aumentare le vendite dirette e abbattere i costi di intermediazione: gli albergatori veneziani studiano le contromosse verso i giganti dell’e-commerce nel settore turistico. Un “sistema di prenotazione 4.0”, ottenuto grazie alla collaborazione con Google e la sua azienda partner Blastness. È il tema centrale affrontato durante il Venice Market Hotel, tenutosi ieri alla scuola grande di San Giovanni Evangelista e organizzato dall’Ava. Ad eccezione delle grandi compagnie internazionali, in Italia il settore alberghiero è dominato per lo più da imprese a carattere familiare. Realtà medio-piccole che, come nel caso di Venezia, accolgono ogni anno milioni di visitatori. E se una volta viaggio e albergo si prenotavano in agenzia, da diversi anni siti internet come Booking.com, Expedia o Trivago hanno rivoluzionato il settore. Un clic ed è tutto fatto. Una comodità tanto per chi viaggia quanto per chi, come gli alberghi, mette in rete camere da prenotare.
D’altra parte, c’è un prezzo da pagare. Una commissione, infatti, può andare dal 18% al 25% dell’intera prenotazione. Troppo, secondo gli albergatori, già allarmati dal fenomeno Airbnb. Il sistema Google, invece, garantirebbe costi variabili a seconda del risultato. Insomma, nella città che fa del turismo la sua miniera d’oro, agli albergatori manca l’ossigeno. Come ridurre, allora, i costi? Disintermediare, ecco la parola chiave. Qui entra in gioco Blastness, azienda italiana specializzata nell’incrementare il business degli alberghi, in web marketing e consulenze. Da due anni e mezzo, Blastness è stata selezionata da Google come partner strategico per incrementare la pubblicità online dei suoi clienti. L’obiettivo è quello di invogliare i turisti ad andare direttamente sul sito degli alberghi, senza passare prima per Booking. Come? Blastness realizza campagne pubblicitarie per gli hotel tramite due strumenti messi a disposizione da Google: gli “adwords” e i “google hotel ads”. In pratica: digitando il nome di un albergo su Google, comparirà prima il sito ufficiale dell’hotel mentre, in secondo piano, appariranno gli annunci pubblicizzati da portali come Booking.
Ma non è finita qui. Visitare un sito è diverso da comprare. Come rendere allora le offerte più appetibili? Con il “revenue management”, prezzi dinamici: è il sistema che permette di modificare i ricavi in base al reale andamento della domanda in ogni periodo dell’anno. Una tecnica utilizzata dalle compagnie aeree, che modificano in continuazione il prezzo dei biglietti in base a svariati fattori: prenotazione in largo anticipo, offerte last minute, pacchetti famiglia. «Pensare di abbandonare totalmente i sistemi come Booking è una follia» spiega Piergiorgio Schirru, vicepresidente di Blastness. «Anche perché con le nuove tecnologie il mercato è in continua crescita e sempre più persone usano le agenzie online. Però è possibile bilanciare i due canali di vendita e incrementare le prenotazioni dirette». Oltre alle campagne pubblicitarie, Blastness offre anche consulenze per massimizzare le vendite. Un sistema che sembra dare i suoi frutti: sono 700 gli hotel italiani che stanno rimodellando la loro offerta secondo questi binari. E l’innovativa strategia ha suscitato grande interesse anche tra gli albergatori veneziani: a decine, infatti, si sono fermati a chiedere informazioni su come “disintermediare”. «È un tema che interessa molto la nostra categoria» conferma Lorenza Lain, tesoriera dell’Ava. «Questi strumenti innovativi sono essenziali e ci permetterebbero di essere indipendenti dai sistemi globali delle agenzie online, che influenzano l’intero mercato»
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