Pranzo e sesso a Pasquetta: prenotato da un gruppo di scambisti un ristorante a San Donà

SAN DONA'. A tavola con gli scambisti. Dopo il sacro della Pasqua, arriva il profano della Pasquetta. Una nota trattoria del Basso Piave ha ricevuto in questi giorni la prenotazione inaspettata da parte di un gruppo davvero inconsueto. Una compagnia di scambisti che non sono propriamente ex dipendenti delle ferrovie dello Stato in pensione, ma coppie dedite allo scambio di partner. Hanno prenotato un’intera ala del locale, molto conosciuto e frequentato, dove ceneranno tutti assieme e magari oseranno qualcosa di più visto che hanno chiesto un’ala indipendente e discreta.
Il gestore del locale, uomo di mondo, non ha fatto una piega: dopo aver gestito numerosi bar e ristoranti, da anni ha la proprietà di questa trattoria. Ha cercato di mantenere il massimo riserbo vista la delicatezza del tema.
Ma la notizia è già trapelata. Così, chi andrà a pranzare o cenare a Pasquetta da queste parti sa che potrebbe trovarsi faccia a faccia con qualcuno di particolare, con abitudini non proprio ortodosse soprattutto in fatto di gusti e approcci sessuali. Ci sarà qualche opportunità in più di ricevere uno sguardo ammiccante, un sorriso complice, uno sfioramento apparentemente casuale o un qualsiasi messaggio del corpo. «Sono clienti come tutti gli altri», ha commentato il titolare.
Il basso Piave è da anni terra di scambisti. Si parte dalla spiaggia famosa alla laguna del Mort tra Eraclea a Jesolo, luogo semiufficiale di incontri ravvicinati di questo tipo, per risalire il Piave fino a Noventa, che con i suoi hotels è stata più volte teatro di raduni internazionali di scambisti che sollevarono le obiezioni dell’allora consigliere provinciale Andrea Tomei. A Musile aveva aperto persino un locale interamente loro dedicato, dalla alterne fortune. I gestori, stranamente molto rigidi, non vollero neppure essere intervistati. Hanno però chiuso dopo poco. Ma il popolo degli scambisti cala verso il mare ogni anno per le sue sortite. Ecco perché questi gruppi possono capitare e riempire i locali come potrebbero fare confraternite del radicchio, associazioni di collezionisti, pensionati, ex compagni di scuola. E l’appetito, si sa, vien mangiando. —
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