Posti di blocco contro la prostituzione
La polizia ha indentificato una trentina di «professioniste» dell’Est
JESOLO. Lotta serrata alla prostituzione sulle strade, la polizia identifica e fotosegnala una trentina di prostitute tra Eraclea, Jesolo Paese e Jesolo lido. Sono tutte giovani rumene e ungheresi, per questo comunitarie e non più clandestine. La dirigente del commissariato, il vicequestore Francesca Federici, ha disposto posti di blocco nelle zone più «calde» soprattutto come deterrente per i clienti. Questi sembrano sempre più attratti dal fenomeno, tanto da confondere anche ragazze normali in passeggiata con le professioniste.
E’ accaduto a F.C., avvenente e bionda ragazza di Jesolo Paese: «E’ molto fastidioso, per non dire che è una scandalo - protesta la giovane donna - ero andata a prendere le sigarette alla cassa automatica per il mio ragazzo, quando un’auto mi ha affiancata e mi ha chiesto quanto volove per salire. Mi sono sentita, quella notte, un oggetto e quel gesto è stato a dir poco irrispettoso, oltre che farmi paura, anche perché ero vestita in modo assolutamente normale e non certo provocatorio».
Nei giorni scorsi la polizia di Jesolo ha battuto tutte le strade e luci rosse per avere un’idea chiara della diffusione della prostituzione da strada sul litorale e nell’entroterra, rispettando anche le indicazioni del sindaco Francesco Calzavara che aveva chiesto di arginare il fenomeno prima che diventi incontrollabile. «C’era un progetto dell’Asl 10 - dice Roberto Rugolotto dalle file dell’opposizione - che si chiamava il distretto dell’Amore di cui non si sa più nulla. Vorremmo sapere cosa conosce in materia l’assessore alla sanità, Daniele Bison, che ci rimproverò a suo tempo di non conoscerlo quel progetto finito in qualche cassetto e lì dimenticato. Nei prossimi giorni Alleanza Nazionale, ovvero il suo partito, vuole organizzare una dubbia fiaccolata che noi contestiamo perché non servirà a nulla se non a farsi notare politicamente come tutte quelle che An ha organizzato finora sull’argomento».
La fiaccolata è stata promossa dal presidente del circolo di An Lucas Pavanetto, che ora è anche consigliere comunale, per metà settimana e lungo le strade del sesso. Un’iniziativa per sensibilizzare i clienti e dissuaderli dall’alimentare la prostituzione da strada, anche per evitare forme di sfruttamento di queste giovani che talvolta, però, scelgono liberamente di vendersi in cambio di lauti e facili guadagni.
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