Poligof e Reckitt-Benckiser produzioni al top con il virus fra tute isolanti e igienizzanti

Entrmbe le aziende hanno aumentato ordini e fatturato oltre numero di dipendenti I sindacati: «Stabilizzare i contratti precari»
Reckitt Benckiser
Reckitt Benckiser

MIRA

Reckitt-Benckiser e Poligof a gonfie vele all’epoca del Covid. Nel 2020 entrambe le aziende hanno aumentato le produzioni e non hanno usufruito del welfare generalizzato collegato alla pandemia. La Reckitt ex Mira Lanza che si trova nel centro del paese a Mira fa da sempre detersivi ed igienizzanti mentre la Poligof, ex Pansac che si trova a Malcontenta fa prodotti per l’igiene e tute isolanti per i presidi medici.

«Alla Poligof», spiega Davide Stoppa di Filctem Cgil, «per tutto il 2020 non si è fatto ricorso a cassa integrazione Covid. I dipendenti attualmente sono 200 a tempo indeterminato e 60 a tempo determinato. Per fabbricare tute isolanti per presidi medici, si sono aperte 3 nuove linee di produzione con decine di dipendenti collegati. Linee che prima non esistevano. Anche il resto della produzione (la maggioranza) che sono pannolini e prodotti per l’igiene stanno andando molto bene sul mercato. Puntiamo i precari a stabilizzare la posizione dei precari».

Complessivamente c’è stato un aumento di produzione che sindacati e Rsu stimano possa sfiorare il 20% per il 2020 rispetto all’anno precedente. E per il 2021 il trend dovrebbe essere lo stesso. Recentemente il gruppo Poligof che era di proprietà della 21 Investimenti di Alessandro Benetton è passato di mano ed è ora del gruppo finanziario spagnolo Portobello Capital.

Le cose vanno bene anche alla Reckitt Benckiser (ex Mira Lanza) che produce detersivo, conta quasi 300 dipendenti, con una ventina di assunzioni a tempo determinato degli ultimi mesi, per la quale quest’anno si stima un aumento di produzione di oltre il 15%, come l’anno scorso. Qui si producono le pastiglie per le lavastoviglie ma i prodotti che vanno per la maggiore, in questo momento, sono gli igienizzanti come il Napisan utilizzati anche in ambienti sanitari in questo periodo caratterizzato dall’emergenza coronavirus. «Le produzioni alla Reckitt Benckiser», spiega Davide Camuccio, segretario metropolitano della Filctem Cgil, «nel 2020 erano aumentate quasi del 20% e anche il 2021 dovrebbe andare nella stessa direzione».

Quello di Mira, che ha anche il centro ricerche, è l’unico stabilimento produttivo del gruppo Reckitt che si trova in Italia e uno fra i più importanti in Europa. È stata aperta quest’anno anche una nuova linea produttiva. «La chimica di qualità come quella di Poligof e Reckitt», conclude Camuccio, «che si trova ad esempio a Mira è una grande risorsa. Un comparto al passo con i tempi che ha saputo far fronte con prodotti innovativi e una grande professionalità dei lavoratori alla sfida della pandemia». —



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