Pochi bambini, dopo 89 anni chiude la scuola Santa Dorotea di Venezia

Crisi delle vocazioni, costi del personale, iscritti in calo, pochi fondi: la città perde un’istituzione. Suor Giacinta: «Un grande dispiacere, qui nonni ex allievi accompagnavano i nipoti all’asilo» 
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 29.03.2021.- Istituto delle suore maestrre di Santa Dorotea. Vista da dietro.
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 29.03.2021.- Istituto delle suore maestrre di Santa Dorotea. Vista da dietro.

VENEZIA. Il calo delle vocazioni religiose da un lato, quello delle nascite e delle iscrizioni scolastiche dall’altro: e, intanto, Venezia perde un altro suo punto di riferimento.

Dopo 89 anni, quello che si concluderà a giugno sarà l’ultimo anno scolastico alla scuola paritaria dell’infanzia Santa Dorotea di Cannaregio. Due insegnanti laiche per due sezioni, in questi ultimi anni il numero dei bambini iscritti (3-6 anni) è calato in maniera costante. Erano una cinquantina fino all’anno pre-Covid, poi sono diventati 35 lo scorso settembre. E nel 2003, la scuola era stata costretta a chiudere anche la scuola primaria. «E’ per noi un grande dispiacere», ammette suor Giacinta, direttrice della scuola, «alcuni dei nonni che vengono ad accompagnare qui i nipotini erano stati nostri ex allievi».

Fondata nel 1932, la scuola si inserisce nella tradizione delle Suore Maestre di Santa Dorotea del Beato Luca Passi. «Ora però non c’è più personale religioso», spiega ancora suor Giacinta, «l’unica suora coordinatrice andrà presto in pensione per raggiunti limiti di età. Negli ultimi anni ci siamo affidate a insegnanti laiche, ma cambiano anche i costi di gestione e ai genitori non possiamo chiedere un aumento delle rette». Un discorso valido ancor di più in un momento di difficoltà come quello legato alla pandemia: tanto per i genitori quanto per le dipendenti della scuola. Già perché in attesa, e nella speranza, di ritornare in classe dopo Pasqua, al momento sono rimaste a casa e in cassa integrazione una segretaria, una portinaia e le due insegnanti.

In un sestiere ad alto tasso residenziale come Cannaregio, la chiusura è una perdita per la città intera oltre che un sintomo delle difficoltà di una città che si trova alle prese con il calo delle nascite e dei residenti. E infatti, la notizia è stata accolta con grande dispiacere anche dai genitori dei 35 bambini iscritti che ora saranno costretti a riorganizzare la vita familiare e a iscrivere i propri figli negli istituti vicini, come ad esempio la scuola comunale Comparetti o l’asilo San Girolamo.

La chiusura della scuola Santa Dorotea è anche il segnale di una difficoltà generalizzata delle scuole paritarie: 120 in tutta la provincia, di cui 40 con asili nido e 30 nel solo comune di Venezia. I costi degli ultimi dodici mesi, la difficoltà a reclutare insegnanti, insieme a denatalità e mancanza di fondi adeguati sono i problemi cronici che la pandemia ha portato prepotentemente a galla.

«Le spese economiche dell’ultimo anno», spiega Stefano Cecchin (Fism Veneto), «si sono alzate a causa delle ore di straordinario imposte dalle bolle epidemiologiche, insieme alla dotazione di impianti di sanificazione e pulizie raddoppiate. A questo, però, non è seguito un aumento dei contributi statali. In alcuni casi abbiamo intaccato il Tfr dei dipendenti per far fronte ai costi».

Infine, la denatalità: ogni anno, il saldo negativo tra i bambini che terminano il ciclo scolastico e quelli che entrano è dell’8%. «Le scuole paritarie non hanno costi per le casse pubbliche», conclude Cecchin, «eppure le scelte degli ultimi anni ci hanno portato qui. La chiusura delle Dorotee è una perdita per la collettività e per una ricchezza formativa data dalla pluralità dell’offerta». —

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