Piavon, fine dell’incubo alluvione

Rimossi cento camion di terra: aumenta la portata del canale

CEGGIA. Il 17 marzo di due anni fa Ceggia stette per ore a fissare le acque del Piavon che rischiò di inondare il centro del paese. Adesso quell’incubo rimarrà solo un ricordo. Sono terminati i lavori di messa in sicurezza del Piavon con lo scavo dell’alveo. Dal letto sono stati rimossi 16 mila metri cubi di fango (pari a un centinaio di camion pieni di terra), che hanno consentito di aumentare di circa un metro la profondità del canale, aumentandone la portata. Era dal 1927 che non si faceva un intervento idraulico così importante sul Piavon.

I lavori eseguiti sono stati illustrati dal presidente del consorzio Gianluigi Martin e dal direttore tecnico Giulio Pianon. L’alveo è stato scavato in un tratto di 1.500 metri dal ponte della ferrovia fino all’ex zuccherificio, con anche l’impiego di barche per raggiungere i posti meno accessibili. Il fango rimosso è stato stoccato in un’area apposita e, dopo l’asciugatura, il terreno è stato impiegato per la ricostruzione delle scarpate arginali. «Un ringraziamento particolare al Consorzio che ha saputo cogliere il grido d’allarme che l’amministrazione esprimeva e ha eseguito questo importante lavoro per risolvere le problematiche idrogeologiche» ha commentato il sindaco Massimo Beraldo. Ma sul Piavon si sta concentrando anche il Comune, con il rifacimento dei muri di contenimento arginali. L’assessore ai Lavori pubblici Graziano Vidali ha annunciato che, nell’ambito dei lavori in fase di appalto per la messa in sicurezza di via Piavon, sono stati trovati i fondi per ricostruire e alzare il muretto sulla riva. Analogo intervento sarà realizzato sulla sponda lato centro paese «nell’ambito», ha detto l’assessore all’urbanistica Mara Bragato, «delle opere di riqualificazione di via Foscolo». Bragato ha ricordato che è in completamento la stesura del Piano delle acque.

Giovanni Monforte

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