Piarottolegno ha chiesto il concordato preventivo
SANTA MARIA DI SALA
Tra due settimane si tratterà ancora per la Piarottolegno di Santa Maria di Sala. Ieri in Regione, l’azienda ha confermato la richiesta del concordato preventivo ma questo strumento è legato all’allungamento degli ammortizzatori sociali, oggi validi sino alla fine di giugno. Si spera in una mano dal governo, affinché aumenti il periodo di cassa integrazione.
Questo l’esito del faccia a faccia tra le parti in Direzione lavoro, anche se non c’erano i vertici della fabbrica produttrice di semilavorati in legno massiccio dove sono occupate 91 persone, mentre erano al tavolo i loro rappresentanti. Questi hanno ribadito la volontà di adottare tutte le misure necessarie per continuare a produrre e investire nello stabilimento salese, pur non nascondendo le difficoltà in atto.
Il concordato permetterebbe all’imprenditore di evitare la liquidazione attraverso un piano che permetta di andare incontro ai creditori con la continuità aziendale ovvero la liquidazione del patrimonio. Filca Cisl e Fillea Cgil, invece, si sono detti preoccupati per come sono messe le cose nel recente passato, temono un trasferimento della realtà produttiva in Polonia e hanno chiesto a Piarotto di garantire un maggiore impegno per garantire l’occupazione e il rilancio aziendale. I sindacati puntano a far ripartire tutti i reparti attraverso il reintegro di più persone possibili, applicando la rotazione prevista dalla legge e, ovviamente, rispettando le norme sanitarie uscite dal protocollo Covid-19. Nel frattempo, l’agenda è stata aggiornata al 22 giugno, sperando che sino ad allora arrivi qualche buona notizia sul fronte degli ammortizzatori sociali.
In quell’occasione, poi, Piarotto potrebbe presentare il piano industriale, almeno questo si augurano di vedere Fillea Cgil e Filca Cisl. Intanto lo stato di agitazione resta confermato e i sindacati hanno chiesto per i prossimi giorni di poter fare delle assemblee con i lavoratori dentro alla fabbrica, in modo da continuare a essere aggiornati sulla situazione. —
Alessandro Ragazzo
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