Piano di emergenza in visione per 50 giorni
Coordinato dalla Prefettura di Venezia, è stato aggiornato il Piano di emergenza esterna del Polo Industriale di Porto Marghera. Sono 121 pagine tecniche, necessarie per circoscrivere e minimizzare gli effetti di un possibile incidente industriale, definire il coordinamento dei soccorsi per proteggere la salute umana in caso di incidente e informare enti e popolazione.
Prima della adozione, come previsto dalla normativa in tema di rischio industriale, il Prefetto deve procedere, con il Comune, alla consultazione della popolazione. Da qui la pubblicazione del Piano per 50 giorni sull’albo pretorio del Comune (progressivo 2615/2021) e sul sito della Protezione civile.
Porto Marghera è suddivisa in quattro zone e 2 macroaree: ci sono l’area petroli; l’area del petrolchimico; l’area portuale commerciale; gli stabilimenti isolati. Le due macroaree raggruppano per la zona Nord-Est Eni Raffineria e Petroven; per la zona Sud-Ovest 3V Sigma ( attualmente non operativa), Altuglas (ex Arkema), Decal, San Marco Petroli, Sapio, Fluorsid Alkeemia e Versalis. Il polo industriale si estende su circa 2.000 ettari con 1.400 ettari di zona industriale; 340 ettari di canali; 120 ettari di porto commerciale; 80 ettari circa di strade, ferrovie e servizi; 40 ettari di fasce demaniali. Per informazioni e chiarimenti è possibile contattare il Servizio protezione civile del Comune di Venezia (mail protezionecivile@comune.venezia.it, tel. 0412746800). —
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