Party senza permessi il pm toglie i sigilli alla piscina e al parco

Tolti i sigilli alla piscina e al parco de “Non è il Pesco”, noto locale di Tessera. L’attività potrà riprendere nella sua interezza - la ristorazione non ha mai subìto stop - dopo che la scorsa settimana era scattato il sequestro preventivo della piscina e del parco. Ieri il sostituto procuratore Paolo Fietta, titolare dell’indagine, ha accolto l’istanza presentata dal difensore dei titolari del locale, l’avvocato Giorgio Bortolotto, che ha sostenuto come non ci siano pericoli tali da giustificare il permanere del sequestro preventivo di parte del locale nei pressi dello scalo aeroportuale.
I sigilli erano scattati dopo il blitz, venerdì sera, da parte dei carabinieri della Compagnia di Mestre, coadiuvati dal personale del Battaglione.
Al “Non è il Pesco” era in corso una serata danzante che era stata anche pubblicizzata sui social network. Ma gli organizzatori non avevano alcun tipo di autorizzazione a svolgerla. Dai controlli eseguiti nel locale dai carabinieri era emersa anche la totale carenza dei requisiti di sicurezza prescritti per i locali che svolgono spettacoli di intrattenimenti danzanti.
C’erano circa 150 avventori nel locale quando all’una di notte era intervenuta l’Arma che aveva sospeso la festa, invitando gli avventori ad andarsene. Era stata riscontrata, avevano spiegato i carabinieri di Mestre, la «totale mancanza dei titoli autorizzatori prescritti dalla legge». I carabinieri, quindi, oltre a denunciare all’autorità giudiziaria i rappresentanti legali del locale e l’organizzatore della serata (in tutto 3 persone), avevano sottoposto il locale a sequestro preventivo, apponendo i sigilli che ieri, su istanza del difensore, sono stati rimossi. —
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