Paolo Carestiato è il nuovo comandante della Polizia locale

SAN DONà. Paolo Carestiato è il nuovo comandante della polizia locale di San Donà, nominato dal sindaco in questi giorni. 45 anni, già vicecomandante da un anno, durante il quale ha lavorato fianco a fianco all’ex comandante Marino Finotto da poco andato in quiescenza, proviene dal nucleo di pronto intervento della polizia locale di Venezia, di cui era responsabile. Carestiato è adesso alle prese con una riorganizzazione importante del comando sandonatese che ha una convenzione con Venezia e i Comuni di Musile e Noventa che potrà anche essere allargata ad altri Comuni del Sandonatese. Presto saranno banditi inoltre i concorsi per altri due ufficiali a San Donà. Arriveranno altri due agenti nel 2019 più altri 4 nei prossimi 3 anni in accordo con Musile.

Tra gli obiettivi a breve medio termine, il terzo turno della polizia locale che consentirà di organizzare servizi anche di notte grazie alla dotazione propedeutica della pistola, completata ancora lo scorso mandato amministrativo del sindaco Andrea Cereser. Carestiato è già stato impegnato con i suoi agenti nel corso dell’anno in numerose operazioni antidroga in tutto il vasto territorio, con il sequestro di sostanze e l’arresto di pericolosi spacciatori. Ha inoltro coordinato servizi di controllo del territorio contro i furti e la presenza di persone pericolose nelle zone più “calde” della città. Una polizia locale sempre più di prossimità e vicina ai cittadini che hanno negli agenti un punto di riferimento non solo per la sicurezza stradale e la viabilità, ma anche nella lotta alla criminalità a fianco delle altre forze dell’ordine. «Abbiamo in programma anche diverse iniziative di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale», ha spiegato il comandante, «che saranno sviluppate con gli studenti delle scuole a scopo preventivo». Soddisfatto il sindaco Cereser che ha proceduto in questi giorni con la nomina: «Un corpo di polizia locale dinamico ed efficiente è fondamentale per la città anche perché i cittadini devono avere la percezione di una crescente sicurezza». —

Giovanni Cagnassi