Palazzo Breda torna all’antico via i teloni, nuovi arredi nel 2019

Le pareti esterne sono state completate, ora mancano solo gli interni. Torna a “respirare” Palazzo Breda dopo i lunghi lavori di ristrutturazione che lo hanno visto “impacchettato”, ricoperto di teloni e “chiuso” dalle impalcature, per quasi un anno.
La struttura, di origini ottocentesche e di proprietà dell’imprenditore Stefano Gavioli (finito nei guai per questioni legate al traffico illecito di rifiuti), si affaccia su via Torre Belfredo e si trova a pochi passi dal Municipio. Si tratta di uno degli edifici storici di Mestre, che però versava da anni in uno stato di totale abbandono. A lamentarne le condizioni, degrado, sporcizia e anche la presenza di alcuni topi, sono stati i residenti della zona, che nel corso degli anni hanno fatto numerosi esposti. Da qui la decisione di avviare un’opera di restauro: lavori iniziati a dicembre del 2017, appena terminati e di cui si è occupata l’Accademia Restauri di Cavallino Treporti. «Abbiamo completato i lavori su intonaci e coperture» spiega Pierluigi Smerghetto, tra i professionisti che si sono occupati del restauro, «mentre la ristrutturazione degli interni inizierà a gennaio del 2019 e durerà per almeno un anno».
Ora l’incognita riguarda il futuro della struttura, di cui non si conosce ancora la destinazione. Intanto, in attesa del completamento dei lavori interni e di scoprire quale sarà la “nuova vita” di Palazzo Breda, i residenti della zona si godono la vista sulla facciata della struttura. «Era da troppo tempo che l’edificio versava in condizioni di degrado. Era ora che venisse restaurato» dice un uomo che abita nel vicino viale Garibaldi. «È uno dei palazzi più belli del centro. Speriamo che venga destinato a qualcosa di utile». —
L.B.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia