«Ora abbiamo paura di perdere il posto»

«La paura tra i lavoratori è tanta, nessuno sa cosa accadrà e tutti hanno paura di perdere il posto». Ieri mattina all’Auchan di Mestre, sono giunti lavoratori da tutto il Veneto, a manifestare con bandiere, striscioni e slogan tra cui quello coniato apposta per la giornata di ieri “Il lavoro oltre le cose”. Troppi, però, i dipendenti che sono andati a lavorare egualmente, soprattutto le cassiere, tanto che l’iper è rimasto aperto nonostante il presidio, senza particolari disagi se non qualche rallentamento alla circolazione nelle prime ore di apertura. E c’è chi si è arrabbiato con i colleghi di lavoro, che si sarebbero fatti convincere a non scioperare. «Noi siamo in esubero» racconta la vicentina Alessia Chiementin, davanti all’Auchan a manifestare come tantissimi altri lavoratori «e nonostante ciò non abbiamo mai utilizzato gli ammortizzatori sociali, il che fa riflettere.
Oggi (ieri ndr) l'iper si era organizzato vista la giornata di anti vigilia, sono stati usati interinali, per questo anche da noi sono riusciti ad aprire comunque. Da quando ci è stata inviata una mail da Margerita Distribuzione con la quale abbiamo saputo che cambiavamo insegna, non ci è stato detto più nulla. Non c’è certezza di chi ci compera, non una parola. Non guardano in faccia nessuno, mettono in atto una politica discutibile, prenderanno personale che costa meno e lasceranno a casa chi invece lavora da più anni e dunque è più oneroso. Quello che chiediamo, in poche parole, è che si mettano una mano sulla coscienza e pensino ai lavoratori e alle loro famiglie».
Stesso pensiero di Monica Mencherini, anche lei lavoratrice di Auchan, in questo caso a Mestre. Chiara Monica e Valentina, lavorano all’Auchan del Centro commerciale Giotto di Padova e anche loro non conoscono il futuro prossimo: «Padova passa a Conad, il cambio insegna è stato previsto, ma ad oggi non c’è stato alcun confronto con la nuova proprietà, non ci è stato comunicato nulla e se dobbiamo guardare a quanto è stato detto a livello nazionale, non c’è proprio da stare sereni. La tensione è molto alta, le cose non vanno come dovrebbero, l’incertezza vince su tutto il resto». Per questo sono venute a Mestre, per portare la solidarietà ai colleghi, far sentire loro che non sono soli a rivendicare i propri diritti dopo anni di lavoro. Mirta Zanforlini è arrivata da Rovigo, Luciana Benato da Verona, Katiuscia Rostellato da Padova, mentre Daniela Zuliani difende i diritti dei lavoratori di Belluno e Treviso: «I dipendenti di Auchan hanno estremo bisogno di aiuto, di carica e di speranza, tanti sono attaccatissimi al proprio lavoro».
Molti dei lavoratori delle catene limitrofe ieri non c’erano, non per propria volontà, ma perché erano precettati nei rispettivi punti vendita. Al presidio anche Michele Mognato, in rappresentanza della Metro di Marghera, e la capogruppo in consiglio comunale del Pd di Venezia, Monica Sambo. —
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