Oggi alle 16 l'addio al 21enne morto folgorato

Tutto il paese darà oggi l'addio al giovane pescatore, Maximilian Moro, morto a 21 anni da una scarica elettrica di oltre 15 mila volt mentre stava pescando sulle rive del Nicesolo. In queste ore i suoi amici più stretti, compreso Luca, l'amico che mercoledì mattina era con lui a pescare e lo ha visto morire sotto i suoi occhi, si stanno preparando per leggere alcune preghiere durante il funerale, ma il dolore e la commozione è tanta. Papà Enzo e mamma Anja hanno fissato per oggi pomeriggio alle 16 nella chiesa di Sindacale, le esequie del loro figlio. Da giorni sono circondati dall'affetto di parenti e amici, tutti profondamente scossi per la morte del giovane. La famiglia vive in una piccola abitazione di via dei Cacciatori, meta di un continuo via vai di persone. I genitori, da giorni ormai, sono chiusi nella loro casa. Non riescono a parlare con nessuno e ad aiutarli c'è la cugina che risponde al telefono ed accoglie la gente: «La famiglia in questo momento non vuole fiori ma opere di bene». I Moro sono frastornati e affranti dal dolore. E' stata una tragedia talmente improvvisa che ha lasciato tutti sotto choc. Sembra impensabile come uno sport così tranquillo come la pesca possa trasformarsi in una tragedia. Max e il suo amico erano andati a pescare in Villaviera a Castello di Brussa. Sono partiti presto. Erano circa le 8.30 quando hanno iniziato a pescare. Avevano canne costose, quelle ultraleggere in fibra di carbonio. Quando il 21enne lancia la lenza con la canna lunga sette metri, sfiora i fili dell'alta tensione e rimane folgorato da una scarica che gli attraversa il corpo uccidendolo all'istante. L'amico va in panico, chiede aiuto ma per il giovane non c'è stato nulla da fare. Un intero paese sprofonda nel dolore. E' difficile che il ricordo di questo ragazzo abbandoni la sua gente e i suoi tanti amici: «Max era troppo buono, gli volevano tutti bene». (ma.ca.)