Nuvole iridee in cielo, tutti con il naso all’insù

Da chi chiede spiegazioni a chi urla al complotto delle “scie chimiche”. Un fenomeno di rifrazione dovuto all’alternanza di pioggerelle in quota e sole

MESTRE. Macchie iridee, oppure arcobaleno circolari, oppure ancora iridescenza nebulosa, o, come le definiscono i tecnici "nubi iridescenti", cioè quei cirri, nuvole molto alte nell'atmosfera, che sono formate da goccioline o aghi di ghiaccio che scompongono la luce dei raggi del sole.

Andrea Zardini, previsore del Centro meteorologico di Teolo, ammette che si tratta di un fenomeno «molto strano e raro»: «Dovrebbe trattarsi dello stesso fenomeno che crea l’arcobaleno, anche se, in questo caso, è un arcobaleno irregolare e non lineare, e inoltre non fa seguito a un acquazzone: rifrazione creata dai raggi di luce attraverso le goccioline d’acqua che si trovano nell’atmosfera, o  dei cristalli di ghiaccio. Un arcobaleno irregolare, insomma, ma vogliamo capirne di più».

Nè più nè meno di quanto succede con gli arcobaleni. Tanti nomi per le “nuvole colorate”, quegli spettacoli che da qualche giorno compaiono nei nostri cieli a seguito dell’alternarsi di pioggerella e sole, con gocce che restano in sospensione.

Molto hanno segnalato queste bellissime nuvole iridescenti, alcuni accostandole alle scie chimiche, altri addirittura ricordando di averle viste prima dei terremoti, altri ancora, più semplicemente, chiedendo spiegazioni.

Noi intanto abbiamo raccolto le foto dei lettori perché tutti possano osservarle e farsene un’opinione.

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