Nuova mareggiata a Jesolo, inefficaci i pennelli di roccia

Colpiti i tratti a est della Pineta e la Laguna del Mort fino al confine con Eraclea. Polemica la minoranza con De Zotti e Pavanetto: «Esenzioni per i danni subiti»

JESOLO. Nuova mareggiata, un altro duro colpo per la spiaggia di Jesolo che resta sotto scacco anche per i prossimi mesi. Non è bastata la nottata tra venerdì e sabato, anche tra sabato e domenica il mare non ha concesso tregua al litorale jesolano e di Eracle mare. I tratti più colpiti sono stati al lido est in Pineta, tra l’hotel Elite e il grattacielo Merville dove il mare ha raggiunto la passeggiata e i chioschi. Poi la zona della Laguna del Mort fino al confine con Eraclea Mare. Forte erosione anche dalla parte opposta del litorale, al lido ovest, alla foce del Sile. Ed è di nuovo polemica sull’allarme erosione che puntualmente si presenta nella stagione autunnale e invernale.

Il presidente di Federconsorzi, Renato Cattai, è preoccupato: «Serviranno almeno 50 mila metri cubi di sabbia per il ripascimento e attendiamo il via libera del Genio Civile e della Regione. Noi abbiamo fatto la nostra parte erigendo le dune per 18 dei complessivi consorzi. Una forma di protezione che dà alcune garanzie. Ma il ripascimento sarà sempre necessario anche dopo che saranno completati in pennelli in roccia in Pineta e l’importante sarà muoversi velocemente senza perdere tempo per arrivare puntuali alla stagione estiva». L’amministrazione comunale resta vigile sul maltempo e le mareggiate, mentre la Regione sta proseguendo con la realizzazione dei pennelli in roccia in zona Pineta, ovvero quel tratto che è sempre sotto la spada di Damocle delle mareggiate.

Il sindaco, Valerio Zoggia, e l’assessore al Demanio, Esterina Idra, hanno sempre rassicurato operatori e cittadini sul ripascimento e l’inizio della stagione con il giusto apporto di sabbia. Ma in Consiglio le opposizioni sono molto critiche sui lavori e i programmi, lamentando la mancanza di opere infrastrutturali efficaci nel tempo. La polemica si trasferisce in Consiglio comunale con un attacco diretto di Jesolo Bene Comune, con Cristopher De Zotti e Lucas Pavanetto: «Questa amministrazione ha fondato la campagna elettorale del 2017 sulla promessa di risolvere il problema dell’erosione. La verità è che, a parte l’intervento della Regione con la realizzazione dei 4 pennelli, nulla si è mosso se non la promessa di inserire la realizzazione di altri pennelli nell’ambito dell’accordo di programma “Aldabra”. Non ci sono certezze né tempi sicuri all’orizzonte. Senza polemiche, chiediamo una presa di posizione forte, cominciando con la richiesta al governo centrale di un intervento di messa in sicurezza della costa sotto la morsa dell’emergenza erosione. Esprimiamo massima solidarietà agli operatori colpiti dalle mareggiate, sollecitando una esenzione del pagamento dei canoni alla luce dei danni subiti».

Claudio Vianello, che anche in questa occasione ha fatto un reportage fotografico con il suo drone è durissimo: «Questa volta cosa diranno i nostri supereroi con il metro in mano per le misurazioni e gli altri re della sabbia? Troppi quaquaraquà e pochi fatti. Le dighe di roccia non servono a nulla e nessuno lo vuole ammettere. O escono con la diga di Cortellazzo per un paio di chilometri con un lunghissimo pennello», conclude, «oppure gli altri saranno meri palliativi e presto Jesolo dovrà fare come a Dubai, ovvero realizzare delle isole e spiagge artificiali in mezzo al mare». —

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