Nudisti in festa fin dalla mattina e poi tutti a ballare

Eraclea. Grande afflusso alla Laguna del Mort dove nel pomeriggio si è tenuto un «beach party»
Una coppia di nudisti mentre prende il sole alla Laguna del Mort
Una coppia di nudisti mentre prende il sole alla Laguna del Mort
 
ERACLEA.
La festa dei nudisti è iniziata molto presto. Già alle 10 di ieri mattina centinai di nudisti provenienti da tutto il Veneto, soprattutto da Mestre e Treviso, hanno riempito la Laguna del Mort. Il nudo è andato in onda tra una grigliata e una pennichella al sole. Poi il movimento è arrivato alle 17. E' iniziata la festa del «laguna Beach Party». I nudisti sono rimasti in spiaggia fino a tarda notte. Ora, la spiaggia è ufficialmente per nudisti. Ma gli scandali non sono finiti. A lamentarsi sono gli operatori turistici di Eraclea Mare. Il target turistico di Eraclea è soprattutto formato dalle famigliole «perbenino» che vogliono trascorrere una vacanza tranquilla. A rovinare l'atmosfera tradizionale degli operatori turistici sono l'arrivo continuo di nudisti in via dei Pioppi, la prima strada che si trova proprio all'ingresso di Eraclea Mare. In questa via, infatti, c'è un'ampia area custodita che permette di parcheggiare e di raggiungere la spiaggia seguendo un percorso pedonale o attraversando la laguna con un canotto o una barca. Il via vai di nudisti e le conseguenti manifestazioni euforiche sono quindi subite dal comune di Eraclea che sembra essere per nulla entusiasta di tutto questo. A minacciare la durata della neonata «Nude Beach» c'è anche il progetto di Valle Ossi che prevede una città di oltre 250 ettari proprio a ridosso della spiaggia senza tabù. L'obiettivo infatti, del progetto approvato in uno degli ultimi consigli comunali di giunta «Teso» è quello di esercitare un maggior controllo sugli accessi e sull'individuazione di percorsi fatti su misura per le famiglie con tanto di edificio di culto. Oltre agli hotel, sorgerà anche il crescent, ovvero una serie di unità immobiliari a schiera con decine di finestre sulla Laguna del Mort. E chi sta investendo nel progetto non vuole rischiare. Marta Camerotto

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