Non obliterano il biglietto: multati due anziani turisti irlandesi

SAN DONA'- Volevano concludere la loro vacanza in Italia con l’immancabile serata a Venezia. Ma tutto potevano immaginare tranne che la gita da San Donà alla laguna gli sarebbe costata quasi 80 euro di treno.
È accaduto, nel pomeriggio di sabato, a una coppia di turisti irlandesi, 70 anni il marito e 67 la moglie. Ospiti del Park Hotel Villa Leon d’Oro di Noventa, i due coniugi si sono recati alla stazione di San Donà, hanno acquistato un biglietto ferroviario di andata e ritorno e preso un Regionale per Venezia. Non sapevano, però, che in Italia il biglietto va obliterato prima di salire, nelle apposite macchinette. Né lo immaginavano, visto che in Irlanda, secondo quanto riferito, è il capotreno che provvede all’obliterazione. Così, al momento del controllo del biglietto, per i due turisti irlandesi è scattata la sanzione: 30 euro a testa (pagati a bordo con carta di credito) che, uniti ai biglietti già comprati, fanno circa 80 euro per andare e tornare da Venezia.
Di per sé il comportamento del personale di Trenitalia è stato ineccepibile. Ma gli albergatori contestano tanta solerzia nei confronti dei turisti, in un periodo già difficile per il comparto. «Gli albergatori si adoperano in tutto e per tutto nell’assistere l’ospite qualitativamente per creare del valore aggiunto al nostro turismo. Poi basta un attimo per distruggere quello che avevamo creato in anni di lavoro», attacca Maurizio Trevisiol, titolare del Leon d’Oro e presidente degli albergatori Ava Nordest, «i due turisti non erano stati nemmeno avvertiti alla biglietteria di dover obliterare. Posso capire che la funzione del controllore debba essere svolta nel modo in cui diligentemente ha fatto l’addetto. Ma il buon senso dovrebbe prevalere nei confronti di chi ci si trova di fronte, tenendo conto se si fa la violazione in modo volontario e recidivo o, come in questo caso, in maniera involontaria e inconsapevole».
Peraltro da alcuni anni la norma consente di effettuare l’autoconvalida in treno, semplicemente scrivendo a penna. Il capotreno andrebbe avvisato appena saliti, ma in questo caso forse si sarebbe potuta applicare un po’ di elasticità. «I turisti mi hanno assicurato che quando torneranno a casa si lamenteranno con i giornali irlandesi per il trattamento subito. Questo non fa altro che penalizzare un settore già colpito dall’aberrante tassa di soggiorno», conclude Trevisiol.
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