«No all’apertura totale del casello»

MEOLO. «Il casello dell’A4 non deve essere aperto definitivamente, in entrambe le direzioni, finché tutti i lavori sulla viabilità esterna e interna al paese non saranno stati conclusi». Punta i piedi il sindaco di Meolo, Loretta Aliprandi, che nei giorni scorsi ha incontrato i tecnici della segreteria del governatore Zaia, dopo che ad agosto aveva già discusso con Autovie e Veneto Strade.
«Alla Regione abbiamo chiesto una verifica degli accordi che sono stati sottoscritti dalle passate amministrazioni nel 2003 e nel 2009 e che riguardavano gli interventi complementari alla viabilità funzionali all’apertura del casello e della terza corsia», ha spiegato Aliprandi, «perché non sono state realizzate tutte le opere che dovevano essere costruite, al di là dell’ eliminazione del semaforo all’incrocio con via Diaz».
Il Comune ha sollevato tutte le criticità aperte, dal sottopasso di via Vallio al completamento della pista ciclabile sul cavalcavia, fino al problema degli accessi e degli attraversamenti sulla Treviso Mare. «Un primo risultato importante l’abbiamo ottenuto, con l’attivazione di un canale di comunicazione tra Autovie e Regione, considerato che ci sono sempre state grosse difficoltà di rapporto rispetto alla realizzazione di queste opere. Dai tecnici», conclude Aliprandi, «abbiamo avuto garanzia che rivedranno tutta la documentazione, si confronteranno con Autovie e poi ci rivedremo per capire che tipo di soluzioni si possano trovare per questa situazione critica».
In attesa delle opere definitive, il Comune è disposto a concordare delle soluzioni transitorie per tamponare l’emergenza. Ma, intanto, dalla Regione si è saputo che non ci sono a bilancio fondi per la costruzione della pista ciclabile lungo via Vallio. Il Comune intende coinvolgere a breve i residenti con delle assemblee in zona. (g.mon.)
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