Nicholas, una vita spezzata a 17 anni: la scuola, gli amici e la passione per il calcio

ZELARINO.
Nicholas Povolato aveva compiuto 17 anni il 29 settembre scorso. Con i genitori e le tre sorelle maggiori costituiva una famiglia molto unita e abitava a Zelarino.
Una felicità che si è interrotta verso le undici di sera, alla rotatoria tra via Selvanese e via Dosa, a Olmo di Martellago, quando, per circostanze tutte da chiarire, il suo scooter Hm 125 si è scontrato con la Opel Mokka guidata da un operaio.
Nicholas stava tornando verso Zelarino, voleva rincasare mentre cominciava a piovere. Il terribile urto lo ha scaraventato 20 metri lontano, per lui non c'è più stato nulla da fare.
In un breve istante, un battito di ciglia, si sono spezzati tanti sogni che a 17 anni sembrano così a portata di mano.
Nicholas studiava all'Istituto Zuccante di Mestre e aveva una grandissima passione per il calcio, che condivideva soprattutto con il padre, che lo ha seguito passo dopo passo nella sua carriera giovanile.
Molte le maglie vestite fin da piccolo tra quella della Robeganese e del Mestre, passando poi al Real Martellago e, nella passata stagione, al Favaro.
A settembre aveva optato per una pausa di riflessione sul calcio, volendo anche dedicarsi alla scuola con grande impegno.
Dirigenti e allenatori raccontano di un ragazzo simpatico e solare, che in campo sapeva fare il suo. Centravanti fisico, con il fiuto del gol. Due anni fa ne aveva infatti segnati una trentina con la maglia della formazione Giovanissimi del Real Martellago.
Lo scooter con il quale è morto nell'incidente di ieri sera a Olmo, era stato un regalo dell'ultimo compleanno, ed era stato felicissimo di riceverlo.
Il Real Martellago ha già annunciato che donerà alla famiglia di Nicholas una maglia con il numero 9. "Fosse tornato a giocare da noi, lo avremmo riabbracciato volentieri", ha detto Giorgio Luise, direttore generale del Real.
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