Negoziante arrestato per spaccio

Pietro Dall’Asta aveva tre etti di Marijuana che vendeva a giovani consumatori

Gestiva un negozio di magliette a abbigliamento ma i soldi, quelli veri, li faceva vendendo “fumo” a giovani e studenti. In manette è finito Pietro Dall’Asta, 46 anni, titolare del negozio Vertigo di Santa Croce nel quale nascondeva oltre 3 etti di marijuana. È stato arrestato per detenzione e spaccio ai minori. L’operazione è stata condotta dai militari del Nucleo natanti dei carabinieri. I militari di pattuglia, a piedi, in abiti civili, sabato hanno notato un minorenne, già noto per consumo e spaccio di stupefacenti, entrare nel negozio. Poco dopo è uscito con un borsone. Il ragazzo è stato fermato dai carabinieri che, all’interno, hanno trovato un giubbotto Woolrich contraffatto, pagato 100 euro, mentre addosso, nascosto sotto i vestiti, aveva un involucro con un grammo di marijuana pagato 10 euro. Il minorenne, già in prova ai servizi sociali per i suoi precedenti, ha confessato di aver acquistato entrambi nel negozio. I carabinieri hanno bussato alla porta di Dall’Asta, il quale, cercando forse il male minore, ammette di avere qualche capo di vestiario contraffatto e magliette e felpe che lui decora utilizzando abusivamente personaggi dei fumetti, confessa di avere uno spinello. Consegna anche un coltello da caccia tipo Rambo. Dall’Asta però non riesce a evitare la perquisizione del locale. E i militari, in un altro borsone sotto il bancone trovano diversi sacchetti con fondi di marijuana e 7.535 euro in banconote di vario taglio. Rovistando in alcuni armadi e nel retro trovano altri sacchetti con marijuana, confezionate in piccole dosi ovvero in involucri più grandi da cui preparare le quantità richieste, e due bilancini elettronici di precisione. Nel negozio sono stati trovati complessivamente 315 grammi di marijuana in 65 sacchetti. A Dall’Asta, ora in carcere, sono stati sequestrati anche una decina di giubbotti di famose marche (Woolrich, Moncler, Napapijri) contraffatti e una ventina tra magliette e felpe decorate abusivamente con personaggi registrati, telefonini, un i-Pad e il computer. Per i carabinieri il Vertigo era un punto di riferimento per molti giovani.

Francesco Furlan

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