Muore annegato imprenditore di 77 anni

Tragedia ieri alle 17 nelle campagne, muore annegato l’imprenditore Sandrino Zaccheo, residente a Concordia Sagittaria, sposato e padre di tre figli. Aveva 77 anni ed era titolare della notissima Zaccheo Ambiente, con sede a Noiari.
L’imprenditore stava raccogliendo l’erba in via Rivago, nelle campagne di Giussago, quando è precipitato nella roggia Lugugnana, perdendo la vita. L’ipotesi preponderante è che Zaccheo sia scivolato dopo essere stato colpito da un malore, piegandosi per raccogliere l’erba.
Sandrino Zaccheo aveva l’abitudine di andare per i campi a raccogliere l’erba, approfittando della giornata splendida. Si è recato quindi in via Rivago, a Giussago, in un ampia fetta di terra da cui si vede l’ex discarica di Centa Taglio. Alcuni coltivatori agricoli, che stavano arando i campi, si sono accorti di un corpo in acqua. Sul posto sono intervenuti in pochi minuti gli operatori sanitari del Suem 118 di Portogruaro. Hanno provato, in condizioni precarie a contatto con l’acqua, a fornire una prima assistenza. Zaccheo però non rispondeva alle sollecitazioni. I tentativi di rianimazione sono andati a vuoto. Non c’era più nulla da fare. Sono quindi intervenuti i carabinieri della stazione di Villanova di Fossalta. Poi sono arrivati alcuni familiari. I militari dell’Arma hanno avvertito il pubblico ministero della procura di Pordenone, Federico Baldo, lo stesso intervenuto mercoledì per la morte in barca a Caorle del pescatore Franco Gusso. E come in quella circostanza Baldo è stato accompagnato dal medico legale Antonello Cirnelli, il quale ha stabilito che Zaccheo è morto per sindrome di annegamento a seguito di un malore che gli ha fatto perdere l’equilibrio.
Il pm Baldo ha ritenuto sufficiente l’esame esterno e non farà eseguire alcuna autopsia. La salma è quindi già a disposizione dei familiari. Le onoranze funebri Pertile hanno caricato il corpo senza vita di Zaccheo, portandolo in obitorio. La notizia si è subito diffusa a Concordia, dove è nato e cresciuto. L’anaziano imprenditore viveva atin via Faustinana con la moglie Elda. Lascia nel dolore tre figli, Giovanni che ha seguito le orme del papà in azienda, Patrizia e Barbara. «È andata così», ha detto il figlio con un filo di voce, ricevendo le condoglianze, ora devo andare da mia madre». Un vicino di casa dell’impreditore è l’assessore al commercio di Concordia, Eligio Molent. «L’avevo visto solo poche ore prima della disgrazia», ha riferito, era cordiale come sempre. Mi dispiace molto». Concordia Sagittaria deve fare i conti con l’ennesima tragedia. A dicembre l’incendio in cui morì Paola Castellet, in gennaio i gravi incidenti che coinvolsero una ventenne e una diciottenne e ieri l’annegamento di un suo illustre cittadino. —
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