Bandiere della Palestina alla Mostra del Cinema: «Stop al genocidio»
I manifestanti al Lido: «In questo momento siamo di fronte a un genocidio, nelle ultime ore abbiamo visto l’ennesimo bombardamento di un ospedale»

Sventolano già le bandiere della Palestina a pochi passi del red carpet della Mostra del Cinema. Questa mattina, mercoledì 27 agosto, alcuni attivisti dei centri sociali, Assopace e rifondazione comunista si sono riuniti al Lido per annunciare la manifestazione di sabato 30, nel clima di attenzione crescente sul conflitto israelo palestinese accresciuto dalla lettera aperta di Venice4Palestine a cui hanno aderito anche attori e registi.

«L’appello è girato enormemente e sono arrivate centinaia di adesioni da realtà politiche e associazioni dal Veneto e oltre, anche Londra», spiega Martina Vergnano, «e adesioni anche dal mondo del cinema. Intenzioni e volontà sono sempre le stesse: puntare i riflettori sulla Palestina, in questo momento siamo di fronte a un genocidio, solo nelle ultime ore abbiamo visto l’ennesimo bombardamento di un ospedale. È il momento di chiedere lo stop di quanto sta accadendo».
Proprio ieri, martedì 26 agosto, durante la pre apertura, il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco ha lanciato un forte messaggio dai microfoni della Sala Darsena, citando Euripide per Gaza: «La tomba di questo bambino sarà un monumento alla vergogna».
Gli attivisti però hanno chiesto di nuovo uno schieramento della Biennale. «Sicuramente il fatto che ci siano film e registi che parlano di genocidio è positivo», sottolinea Martina, «il nostro focus è lo stop al genocidio». Tra le iniziative, ci sarà anche un laboratorio per creare aquiloni bianchi, da far volare durante la manifestazione.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia