Morte sospetta in casa dopo la festa
Paolo, 29 anni laureato in architettura, trovato senza vita dagli amici sul letto

L’abitazione in Campo Santa Margherita dov’è stato trovato il ragazzo senza vita
MESTRE. Paolo una laurea in archittetura, un lavoro come grafico a Mestre e tanti amici. Paolo Tamin, 29 anni, originario di Mezzocorona (Trento), una vita divisa tra Mestre e Padova che torna in centro per il Redentore e festeggia con tre amici, passando la serata di venerdì a bere qualche bicchiere di troppo e a fumare. Paolo si è sentito male sabato pomeriggio è morto alle 14 dello stesso giorno, senza che i sanitari abbiano potuto fare nulla per salvarlo. Il medico ha scritto sul referto di morte: sospetta overdose. Di che sostanza non è chiaro. E questo sospetto lo hanno pure i carabinieri di San Zaccaria che si occupano del caso dopo essere stati chiamati dai medici del Suem. Solo l'autopsia farà chiarezza su quanto successo nell'appartamento di Dorsoduro 3037 che si affaccia su campo Santa Margherita.
Per il momento si usa il termine sospetto per individuare la causa di una morte, che molto probabilmente avrà diverse concause. Il film della tragedia inizia la sera di venerdì quando il giovane assieme a tre amici, uno proviene da fuori regione, tirano tardi bevendo e fumando qualche «canna», racconteranno gli amici ai carabinieri. Gli stessi militari quando controllano l'abitazione trovano quaranta grammi di marijuana a conferma di quanto raccontato dai ragazzi. Dopo la bevuta i ragazzi vanno a letto. Tutto appare normale.
L'indomani quando i ragazzi si svegliano Paolo, raccontano i testimoni, non sta bene. Non sono chiari i sintomi che manifesta realmente. Del resto sono gli amici che raccontano il suo stato di salute ai medici. Col passare del tempo Paolo sta sempre più male. E qui non si capisce se il ragazzo prende dei farmaci per cercare di tirarsi su, oppure se li aveva già presi prima di sentirsi male. Sta di fatto che i carabinieri pensano che il giovane ha ingoiato anche dei medicinali. Purtoppo quando arrivano sul posto i sanitari del 118, avvisati dagli amici, c'è ben poco da fare per il giovane.
Dopo la constatazione di morte il cadavere del ragazzo è stato rimosso e portato all'obitorio del cimitero di San Michele. Il pm di turno ha disposto l'autopsia. Da una prima ispezione cadaverica non sono emerse tracce di eventuali iniezioni che possano far persare ad un'overdose di eroina. Tra le altre cose gli amici hanno spiegato ai carabinieri che il ragazzo non faceva uso di sostanze stupefacenti pesanti. Le risposte ai molti perchè arriveranno ora dall'autopsia soprattutto dagli esami tossicologici. Nelle prossime ore saranno risentiti ancora gli amici presenti al momento della bevuta e della morte.
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