Mirano in un vecchio film con la Tebaldi

Scovato «Lohengrin», girato nel 1947 nel parco di villa Belvedere
Un fotogramma del film «Lohengrin» nel parco di villa Balvedere
Un fotogramma del film «Lohengrin» nel parco di villa Balvedere
 MIRANO.
Giaceva pieno di polvere in uno scatolone da 64 anni. «Lohengrin», ispirato alla famosa opera di Richard Wagner, più che un film è un reperto della cinematografia del dopoguerra, oltre che un pezzo di storia di Mirano. La pellicola, qualcosa di sensazionale a sentire i cinefili, è stata girata nel 1947, in parte a Mirano, al parco Belvedere, allora villa Spinelli. Ma ciò che più stupisce sono gli interpreti, tra cui figura anche una giovanissima (24 anni appena) Renata Tebaldi, che diventerà poi una delle più belle voci della lirica. Mario Esposito, direttore artistico del Teatro di Mirano, è l'Indiana Jones di questo incredibile ritrovamento: è venuto a conoscenza dell'esistenza del film quasi 8 anni fa, scrivendo un libro sulle ville venete: trovò negli archivi un appunto che parlava di alcune scene girate nel parco miranese e da allora la sua ricerca non si è mai fermata. Ha iniziato a girare le cineteche di mezza Italia: in quella Nazionale di Roma la sua fortuna ha il nome e il volto di una dipendente dell'archivio, che non solo ha scovato il reperto in un angolo buio e dimenticato del deposito, ma l'ha trasposto in dvd e portato a Mirano. Era destinato all'oblio, senza alcuna gloria, ora aspetta solo di essere restaurato. Il film, per la regia di Max Calandri, oltre a una non ancora celebre Tebaldi, annovera nel cast anche Giacinto Prandelli e Antonio Cassinelli, altri nomi noti nella lirica italiana e alcune comparse miranesi. Ad adattarlo fu un giovanissimo Bruno Maderna, che diresse l'opera a capo dell'orchestra e del coro del teatro La Fenice. Eppure Esposito non ha trovato traccia del «Lohengrin» di Calandri nella videoteca del teatro veneziano. Si credeva perduto, adesso potrà tornare a nuova vita. Servono però dei fondi per il restauro e Esposito spera di trovare un aiuto in Regione. «Il film - spiega - esiste in duplice copia, un 16 e un 35 millimetri. Va riparato perché l'audio, soprattutto nella parte cantata è danneggiato. Se qualcuno se ne facesse carico penso già a una grande proiezione del lavoro restaurato, l'estate prossima, nel parco della villa dove fu girato». (f. d. g.)

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