Morto di malattia a 25 anni, una scuola dedicata ad Achille Brusò
L’associazione La Danza di Achille in memoria del giovane mestrino che ha perso la vita a settembre 2024 sostiene il progetto di costruzione di una scuola in Costa d’Avorio. Il primo passo è la realizzazione di un pozzo

Lo avevano promesso, dopo aver piantato al parco di San Giuliano, un acero in ricordo di Achille Brusò. Ha subito mosso i primi passi la neonata associazione “La Danza di Achille”, impegnata in iniziative di solidarietà e inclusione, per onorare la memoria di Achille, scomparso nel settembre 2024 a 25 anni, dopo una sofferta malattia.
Nella periferia di Abidjan, in Costa d’Avorio, scavare un pozzo è il primo passo per costruire una scuola che nel villaggio di Achokoi-Malbert, nella prefettura d’Anyama ancora non esiste. Bakary Bamba, cittadino veneziano da 15 anni e originario di quel territorio, insieme all’associazione ha scelto di iniziare dall’acqua, elemento indispensabile per costruire i mattoni di una scuola primaria che sarà poi dedicata all'amico Achille. Il progetto della scuola in Costa d'Avorio, parte della basi, l’acqua necessaria a realizzare i mattoni.
«Il progetto rappresenta per Bakary una restituzione verso la sua terra d’origine, affinché altre bambine e bambini possano avere ciò che ad Achille stava a cuore: il futuro», spiega la famiglia. L’associazione ha quindi lanciato una campagna di raccolta fondi attraverso la piattaforma Labuonacausa.org. Si può sostenere il progetto con un bonifico o un pagamento Paypal attraverso il sito. Attivata anche una mail per le informazioni: Ladanzadiachille@gmail.com. E sono già stati raccolti oltre 3.700 euro.
«La tristezza è una gran perdita di tempo», diceva il giovane ad amici e famigliari, per rasserenarli. E dal letto d'ospedale manteneva rapporti con amici, ex docenti, compagni di scuola ed università, collettivi e associazioni con cui collaborava. Un patrimonio di relazioni umane che oggi è vivo.
Ad inizio dicembre al parco di San Giuliano sono arrivate oltre sessanta persone per la piantumazione di un bel acero rosso dedicato a Brusò. Tanti si sono candidati a curarlo portando acqua per irrigarlo, facendo rete attorno a mamma Lorenza, il papà Fabio, fondatore dei Celestini di Chirignago, e alla sorella Ginevra. Ora in questo Natale 2025 in tanti contribuiscono al progetto del pozzo per la scuola che porterà il nome del ragazzo. L’associazione farà anche promozione giovanile in città. Come voleva Achille.
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