Mestre. Giù gli alberi in via del Tinto per realizzare le villette di lusso

I costruttori: «Nel progetto previsti anche 5 ettari di bosco con 5.600 piante». Ma gli ambientalisti vigilano sui lavori
Disboscamento Via Del Tinto Mestre Mestre, 19/03/2020 Foto A. Gilardi/Ag. Lorenzo Pòrcile
Disboscamento Via Del Tinto Mestre Mestre, 19/03/2020 Foto A. Gilardi/Ag. Lorenzo Pòrcile

Mitia Chiarin

Ci si sente come il “Ragazzo della via Gluck” di Celentano che cantava “dove c’era l’erba ora c’è una città”, guardando il primo effetto dei lavori di urbanizzazione per l’avvio dei cantieri della lottizzazione che cambia il volto di via del Tinto. Proprio in queste settimane sono terminati i lavori di disboscamento, dai vecchi Platani cresciuti in mezzo alle piante autoctone, per il via ai cantieri di una lottizzazione che ha una genesi di quasi un decennio. Il primo via libera del consiglio comunale è datato infatti 2011. E nel marzo 2019 è arrivato il permesso a costruire per il progetto delle villette di via del Tinto dalla amministrazione Brugnaro.

Un anno dopo, in una città ferma causa emergenza sanitaria, i lavori sono iniziati. E tanti hanno segnalato la spianata di terra al posto degli alberi cresciuti in modo anche disordinato, vicino al bosco di Carpenedo. Il progetto è della immobiliare Dream House di Martellago che prevede di realizzare nell’area una ventina di residenze unifamiliari (su 29 mila metri quadri) tra via del Tinto e via Frisotti, accanto al bosco di Carpenedo. L’enorme disboscamento è il preludio ai cantieri veri e propri per le nuove ville unifamiliari ma anche per alcuni blocchi di appartamenti, tre palazzine da cinque appartamenti ciascuna.

In questi giorni ci sono stati segnali, flebili, di malcontento riguardo il disboscamento attuato in via del Tinto. Segnalazioni sono arrivate da cittadini che abitano in via Trezzo e a Carpenedo e dalle associazioni che proprio in questi ultimi mesi hanno ricostituito il Forum del verde, senza, però, la partecipazione del Comune di Venezia con i suoi tecnici. Via del Tinto figura tra le venti situazioni da tenere sott’occhio, ricordano gli ambientalisti.

Assieme, per esempio, al disboscamento attuato ad Altobello nel terreno di proprietà di Italgas dietro gli uffici della Carbonifera. Oppure i lavori che stanno interessando via Caravaggio per l’arrivo dell’ipermercato Lando.

Dalla Dream House di Martellago arrivano precisazioni che fanno ben sperare. Nel progetto, ci spiegano fonti della società, sono previsti «48 mila metri quadri di nuovo bosco con molte piante autoctone e la previsione di piantare 5.600 nuove piante». Tra villette e nuovi palazzi sono previsti «anche percorsi naturalistici e una pista ciclopedonale». Insomma, i costruttori rivendicano di aver pensato ad un progetto di nuove costruzioni che è immerso nel verde. E annunciano che prossimamente nell’area compariranno grandi cartelli che spiegano quale è il progetto con tanto di immagini.

La lottizzazione di via del Tinto dieci anni fa aveva sollevato contestazioni a più riprese da parte di comitati ambientalisti, infiammando il consiglio comunale che otto anni fa approvò il piano, dopo aver superato vari step di verifica, compreso quello della Vinca. Oggi va detto quelle polemiche sono decisamente lontane. Otto anni fa il progetto, approvato dal consiglio comunale (giunta Orsoni e assessore Ezio Micelli) prevedeva la costruzione di una ventina di lussuose ville private vicino al bosco tra via del Tinto e via Frisotti, 29 mila metri quadrati di edificazioni e cinque ettari di verde al posto del campo di soia che lambisce il bosco di Carpenedo, con un piano di investimento da 20 milioni di euro. Oggi al progetto sono state aggiunte anche tre palazzine con 5 appartamenti ciascuna. Un altro pezzo di campagna a Mestre è destinato a cambiare volto, si spera mantenendo uno spirito “green”. —

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