Il distretto dell’Usl 3 di via Cappuccina a Mestre senza elettricità per ore

Mattinata di disagi, mercoledì 3 dicembre, per l’interruzione della fornitura di energia elettrica. Una decisione presa dal gestore per alcuni interventi programmati, nonostante le diffide dell’azienda sanitaria che chiedeva di spostare le lavorazioni in altro orario

Il distretto sanitario in via Cappuccina a Mestre
Il distretto sanitario in via Cappuccina a Mestre

Ore di disagio, mercoledì mattina 3 dicembre, nella sede del distretto dell’Usl 3, in via Cappuccina a Mestre a causa dell’interruzione dell’energia elettrica. A farlo sapere è l’azienda sanitaria stessa con una nota: «Nella mattinata odierna la sede distrettuale dell'Usl 3 in via Cappuccina, a Mestre, ha dovuto affrontare la criticità causata dall'interruzione della fornitura di energia elettrica in orario di servizio, dalle 9.00 alle 11.00. Il fornitore di energia, infatti, ha sospeso l'erogazione per le due ore, per effettuare un intervento programmato, nonostante le diffide inviate preventivamente dagli uffici tecnici dell'Azienda sanitaria, che avevano chiesto che un eventuale stacco venisse effettuato in orario festivo o notturno, a garanzia delle importanti attività di servizio che si svolgono nell'edificio durante il giorno».

Nei giorni scorsi, infatti, il responsabile dell’ufficio tecnico aveva mandato una nota al fornitore, mettendo le mani avanti per evitare che l’interruzione si ripercuotesse sull’utenza e sui dipendenti. Richieste che, però, non sono state ascoltate.

«La Direzione della sede distrettuale», prosegue l’Usl, «ha attivato ogni possibile procedura per limitare il disagio ai cittadini che, in quella fascia oraria, attendevano per una prestazione o un servizio; i medici della medicina di gruppo hanno proseguito il lavoro, compatibilmente con le limitazioni imposte dall'interruzione della corrente elettrica. L'Azienda sanitaria si scusa per il disagio subìto dell'utenza e valuta di adire alle vie legali perché il blocco nell'erogazione dell'energia, messo in atto in orario diurno nonostante le diffide, ha provocato pesanti conseguenze sul pubblico servizio».

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