Mestre, chiuso dal Questore il bar dello “spaccio”
Mestre, sospesa per 15 giorni l’attività nel locale di Viale San Marco. I residenti esultano: «Siamo esasperati, dentro avveniva di tutto»

MESTRE. Chiuso il bar “Giorgia”, soprannominato dagli abitanti “bar dello spaccio” in viale San Marco, civico 100. Residenti e comitati esultano, anche se il cartello affisso, è solo temporaneo. E per chi abita davanti alle scuole Leopardi, il fatto che almeno per due settimane il locale gestito da cinesi sia stato sequestrato e non possa esercitare, è un sospiro di sollievo. «Me no male che l’hanno chiuso per un po’» fanno sapere dall’interno del salone a fianco «penso che non ci sia un abitante del viale che non esulti.

Dentro avvenivano attività a dir poco illecite». Ma cosa accadeva all’interno? «Di tutto» si lascia sfuggire un signore che passa «lo spaccio era l’attività più gettonata, ma non solo quello, a quanto pare». La situazione – raccontano i residenti – è peggiorata da un anno e mezzo, degenerata in pochi mesi. Alcune sere fa un portavoce della zona, ha chiamato la polizia, arrivata assieme ai vigili e ai pompieri, che hanno puntato le luci contro il locale chiuso dall’interno. Ma gli avventori sono fuggiti dal retro arrampicandosi sopra i garage. Nel fine settimana si è replicato.
«Arrivavano col taxi per acquistare droga» raccontano. Così è partita nuovamente la chiamata alla polizia, che questa volta ha fatto irruzione e portato in centrale una persona. Da un paio di giorni ci sono i sigilli, ed è stato emesso un provvedimento del Questore ai sensi dell’articolo 100 del Tulps (disordini, abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose», insomma motivi di ordine pubblico.
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