Mestre, cassiere esasperate da bulli e vandali. «Fermate i teppisti o facciamo sciopero»
Stato di agitazione al punto vendita Pam di corso del Popolo: le dipendenti chiedono guardie giurate all’esterno

Fotoagenzia Candussi / Ferrazza / Corso del Popolo , Mestre / Vedute esterne supermercato PAM di Corso del Popolo
MESTRE. Furti, minacce, clima di terrore: la Filcams Cgil ha dichiarato lo stato di agitazione all’interno della Pam di corso del Popolo e si riserva di ricorrere a proteste eclatanti se l’azienda non prenderà provvedimenti immediati per tutelare i dipendenti, soprattutto le donne.
Il problema è vecchio, e per così dire carsico, ma in quest’ultimo periodo è riemerso prepotentemente, tanto che i lavoratori e le Rsa del supermercato Pam di corso del Popolo hanno chiesto aiuto al sindacato di categoria, per essere tutelati. Motivo? «Le continue scorribande che si verificano a causa delle persone che bivaccano fuori dal supermercato, che poi fanno delle incursioni all’interno, mettono a rischio l’incolumità dei dipendenti e delle dipendenti».
Per questo è partita, poche ore fa, l’ennesima lettera alla direzione di Pam Panorama, all’ad e all’ufficio personale, dove vengono messi nero si bianco i problemi. Si legge: «Continua ad esserci un clima di terrore all’interno del punto vendita, soprattutto nei turni serali, l’incolumità è messa rischio dalla microcriminalità organizzata di cui l’azienda è a conoscenza. Abbiamo chiesto una presenza costante in tutte le fasce orarie di responsabili e guardie giurate che possano fare da deterrente ai facinorosi, la presenza fino alle 22 di lavoratori maschi. Ma accade esattamente l’opposto». A spiegare la situazione è Fiorella Gatto (Filcams Cgil): «I turni serali li effettuano lavoratrici donne giovani, che oramai vivono in uno stato d’ansia che sta aggravando il loro stato psichico».
Tra sabato e domenica scorsi, secondo la responsabile sindacale, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, perché i ladri si sono scatenati e hanno rubato di tutto, intimidendo le dipendenti e prendendosi gioco di loro.
Secondo la Filcams sono organizzati in squadre, deridono le lavoratrici, rubano merce sapendo di poterlo fare nonostante continue chiamate e gli interventi delle forze dell’ordine, che fanno quello che possono.
In sostanza – spiegano i sindacati – rimangono tutte le sere due lavoratrici, che devono anche seguire le procedure di chiusura delle casse. E sarebbero sorvegliate a vista da sbandati a caccia di denaro, che stazionano davanti al punto vendita.
«L’azienda» si legge ancora «è responsabile dell’incolumità dei lavoratori», per questo il sindacato fa sapere che riterrà «i vertici responsabili di qualsiasi cosa accada alle lavoratrici».
Da qui lo stato di agitazione, la presa di posizione e il rifiuto di seguire le casse veloci: quando le cassiere si spostano per aiutare chi ha un problema con i pagamenti automatici, ecco che la postazione rimane scoperta qualche secondo e allora avvengono i furti. Filcams ha annunciato il blocco degli straordinari, i cambi turno e ogni forma di lotta si renderà necessaria. A protestare mei mesi scorsi, erano stati i dipendenti dei vari negozi che si trovano all’interno del Centro Le Barche - oltre che i clienti - dove si era creata una situazione di tensione per via non solo dei furti ad opera di alcolizzati drogati e sbandati, ma anche dei gruppi di ragazzi e di baby gang che facevano incursioni all’interno del Centro, compiendo atti di vandalismo finiti più volte nel mirino delle forze dell’ordine, tanto da far spazientire il direttore del Centro. —
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