“Mani” di Quinn per un altro mese

La Soprintendenza ha prorogato fino al 13 febbraio l’installazione a Ca’ Sagredo
Le bianche e gigantesche mani di «Support» resteranno fino al 13 febbraio - ancora per tutta la durata del Carnevale a sorreggere apparentemente, emergendo dall’acqua, la facciata dell’hotel Ca’ Sagredo, a cui sembrano appoggiate. La soprintendenza veneziana ha infatti concesso la proroga al mantenimento della grande scultura-installazione dell’artista Lorenzo Quinn, alta nove metri, che da maggio - in concomitanza con l’inaugurazione della Biennale Arti Visive - è spuntata appunto sul Canal grande, registrando crescenti consensi da parte di veneziani e turisti.


La Biennale si è chiusa appunto il 26 novembre ma le Mani di Quinn, artista tra l’altro figlio del famoso attore Anthony Quinn sono appunto ancora lì, continuando a suscitare lo stupore ma anche l’approvazione dei turisti che solcano ogni giorno in vaporetto il Canal Grande.


L’opera vuole porre l’attenzione sulla sempre più attuale problematica del riscaldamento globale. Quinn ha affermato a questo proposito che «Venezia è una città d’arte galleggiante che da secoli ispira cultura, ma per continuare a farlo necessita del supporto della nostra e delle future generazioni perchè è minacciata dai cambiamenti climatici e dal degrado».


Quindi le mani rappresenterebbero il ruolo che noi esseri umani possiamo avere nel sostenere (o meno) un patrimonio unico come la nota città lagunare e in uno sguardo più ampio l’intero pianeta.


Secondo l’artista è fondamentale sensibilizzare il pubblico sulla questione al fine di individuare modi e stili di vita che ci aiutino a recitare la nostra parte in questo scenario».


Ma, al di là delle motivazioni, a colpire è stata anche l’originalità di questa installazione che resterà ancora per un po’ al suo posto.
(e.t.)


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