Magliette contestate a Venezia, Costalonga: "Quei termini fanno parte della tradizione di Venezia"
«I termini che vengono usati su quelle magliette fanno parte della tradizione di Venezia». L’assessore al commercio Sebastiano Costalonga replica così alla polemica avviata da Confesercenti sulle magliette comparse in campo San Geremia con il campionario delle imprecazioni tipiche veneziane (da “ghe sb...” a “va in m...”) stampate a caratteri cubitali ed esposte in vetrina. «Frasi offensive per la città», così le aveva bollate Cristina Giussani presidente di Confesercenti Metropolitana Venezia Rovigo e titolare della libreria “Mare di carta” che aveva poi puntato il dito sulla tutela del decoro cittadino.
Per l’assessore Costalonga, però, il problema non si pone. «Innanzitutto quel negozio fa capire che la delibera antipaccottiglia funziona: al posto del negozio Atipici, aperto qualche mese fa e specializzato in maglie, felpe e sneakers alla moda, era previsto uno dei soliti negozi di caramelle per turisti e che invece non ha potuto aprire». (Videointervista di Eugenio Pendolini)
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