L'ultimo gesto d'amore: le fa scudo con il suo corpo

Le indagini sull'incidente mortale all'Home Festival. La donna al volante era completamente ubriaca. Quando Enrico Scarabello ha visto l'auto piombare su di loro si è messo davanti alla moglie per proteggerla. E l'ha salvata
FILIPPI TREVISO AG.FOTOFILM INCIDENTE MORTALE CAVALCAVIA SAN GIUSEPPE
FILIPPI TREVISO AG.FOTOFILM INCIDENTE MORTALE CAVALCAVIA SAN GIUSEPPE

Federica Dametto era ubriaca quando nella tarda serata di giovedì ha travolto e ucciso con la sua auto Enrico Scarabello. Gli esami cui è stata sottoposta in ospedale hanno rivelato un tasso alcolemico sei volte superiore al consentito.
Enrico ha usato il suo corpo come scudo per la sua Elisa: è stato colpito a morte dall’auto, ma è riuscito a salvarla.
È questo l’ultimo ricordo di se che consegna alla moglie, ed è la prova, forte e drammatica, di un amore e di una persona che ieri tutta Carbonera si è trovata a piangere.

Enrico ed Elisa in un momento felice
Enrico ed Elisa in un momento felice


Enrico Scarabello, 38 anni, d’altra parte dell’aiuto alle altre persone aveva fatto una vera e propria ragione di vita. Un filo rosso che ripercorre tutti i suoi ultimi anni. Dopo il diploma aveva frequentato un corso per diventare operatore sociosanitario, e una volta ottenuta l’abilitazione aveva cominciato a lavorare con i disabili.
Circa due anni fa si era preso una lunga aspettativa dal lavoro, anche in questo caso per aiutare un’altra persona. Questa volta è la madre, malata di cancro e scomparsa nel febbraio scorso.
Enrico Scarabello aveva capito, dopo gli esami clinici di mamma Rosa Bortolussi, che per lei probabilmente non sarebbe rimasto molto da vivere. «Voglio assisterla e stare con lei finché potrò» aveva annunciato ai parenti, e anche ai datori di lavoro spiegando le ragioni della richiesta di aspettativa.
Enrico aveva già vissuto il dolore per la scomparsa del papà Marino, ucciso quindici anni prima da un tumore. Rosa Bortolussi si è spenta a metà febbraio, prima che Enrico tornasse al lavoro. Ed è in questo periodo che il 38enne di Carbonera aveva iniziato a gettare le basi per il suo nuovo futuro. La moglie Elisa Zanardo è infatti la figlia di quel Francesco proprietario del molino di via Roma, in centro a Carbonera. Un’azienda storica del paese, ormai attiva da più di 100 anni. Durante l’aspettativa Enrico aveva cominciato ad affiancare la moglie al lavoro, a dare un mano nella produzione e nella vendita dei prodotti della Molino Zanardo.
Elisa cresciuta con quell’attività si era diplomata in agraria al Cerletti. Mentre Enrico quel mestiere aveva imparato ad amarlo grazie a lei e oramai era diventato la sua nuova occupazione, dopo la scomparsa della madre. Con Elisa si conosceva da moltissimi anni. La famiglia di Enrico ha radici a Breda di Piave, ma poi si era trasferita a Carbonera dove la famiglia Zanardo abita. Una vita in parallelo per molti anni quella con Elisa, poi sfociata nell’amore, e nel matrimonio una decina di anni fa.

Enrico ed Elisa il giorno del loro matrimonio
Enrico ed Elisa il giorno del loro matrimonio


Ieri mattina Elisa è stata dimessa dall’ospedale, e per qualche giorno starà a casa dei genitori. Difficile rientrare nell’abitazione in cui viveva con Enrico in via don Minzoni.
«È sotto choc, è il momento in cui bisogna starle vicini» ha riferito una parente ieri poco dopo il ritorno a casa di Elisa. Enrico lascia anche il fratello Angelo.
E immediato ieri mattina è arrivato il cordoglio del sindaco di Carbonera Gabriele Mattiuzzo. «È un lutto che ha scosso tutta la comunità, la famiglia Zanardo è molto nota per la sua attività in paese. Enrico lo conoscevo anch’io, era una persona molto gentile e disponibile. Uno che si dava da fare, e che di fatto ora guidava con la moglie l’azienda» ha detto.
«Il fatto che pare che la ragazza alla guida fosse ubriaca, deve farci riflettere sui comportamenti che teniamo e sulle conseguenze che hanno. È una tragedia difficile da commentare» conclude il primo cittadino.
Ieri a Carbonera era grande il dolore per la scomparsa di Enrico Scarabello, come vasta era la preoccupazione per Elisa Zanardo.
La donna, 40 anni, inizialmente sembrava versare in gravi condizioni dopo l’impatto con l’auto. Ma ieri ha potuto già fare ritorno a casa dopo una notte in osservazione all’ospedale. A starle vicino oltre al papà Francesco, la mamma Ada e le due sorelle. Non è ancora stato possibile fissare la data dei funerali di Enrico, visto che il magistrato non ha rilasciato il nulla osta alla celebrazione delle esequie. Ma con ogni probabilità si terranno nella chiesa di Carbonera la prossima settimana.

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