«Locali senza musica figlio autistico in crisi»

JESOLO. La musica non solo per il divertimento, ma per la serenità e felicità di chi è meno fortunato. Nasce così una contro-protesta in piazza Mazzini a favore del ritorno della musica nei locali colpiti da un provvedimento della Procura che vieta musica e impone la chiusura alle 2 alla Capannina Beach, Le Vip, Primafila e Gasoline.
Un ragazzo di Mestre molto conosciuto, che soffre di problemi di autismo, da anni frequenta con la famiglia la Capannina Beach. Ascoltando la musica lui e la mamma trovavano finalmente quella pace e serenità che non sempre sono possibili per chi soffre di questa sindrome e la propria famiglia.
Claudia Sellner, cittadina di origine austriaca, ma residente a Mestre è la mamma di un ragazzo autistico di nome Edoardo, di 20 anni, che frequenta il locale Capannina beach praticamente da quando è nato. Da quando la musica si è spenta, tutto è cambiato e il ragazzo ha manifestato un profondo malessere. «Prendo l'appartamento tutta l'estate pagando una grossa cifra per fare divertire Edoardo», racconta la mamma, affezionata ospite della città e di piazza Mazzini, «per lui la musica è l'unico divertimento. Da marzo Edoardo frequenta la Capannina beach che per lui è un rifugio in tutta sicurezza. Tutto il personale l'ha accolto con la massima serietà, disponibilità, ma soprattutto gli addetti alla sicurezza l'hanno fatto sentire a casa sua. Togliendo la musica hanno creato a mio figlio un grosso disagio impedendogli anche di ritrovarsi con gli amici conosciuti negli anni. Vorrei aggiungere che molti di questi amici, sia stranieri che italiani, vengono qui a Jesolo in vacanza o sono residenti e a loro volta si sono molto risentiti davanti a un ordinanza così severa e eccessiva nei confronti di un luogo di ritrovo e divertimento per tutti».
Alla signora Claudia si sono uniti molti altri frequentatori dei locali colpiti dalla ordinanza che ha sollevato un'accesa protesta in piazza Mazzini, dopo l'esposto sottoscritto da ben 700 firmatari contro la musica troppo alta, redatto dagli avvocati Valentina Gasparini e Luigi Ravagnan.
Due mondi a confronto: da una parte quello dei residenti e dei gestori delle attività turistiche che vogliono un divertimento contenuto; dall’altro quello di chi, in una località turistica come Jesolo, non concepisce provvedimenti simili che hanno inferto un duro colpo al mondo del divertimento nella zona più giovane e trasgressiva della città balneare. Dove il divertimento, qualche volta, significa anche “vacanza terapeutica”.
Giovanni Cagnassi
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