Linetti, la Corte dei Conti chiede chiarimenti sul caso

Stop alla consulenza dell’ex provveditore. La nomina di Roberto Linetti, andato in pensione il 1 settembre, a consulente per il Mose, già firmata nei giorni scorsi dal ministero, è per il momento bloccata. La Corte dei Conti ha chiesto chiarimenti, nell’ambito di una vasta indagine sui consulenti che prestano la loro opera a titolo gratuito. Per adesso dunque non se ne fa nulla. Ad annunciare la nomina era stato lo stesso Linetti con un messaggio inviato ai suoi ex colleghi di palazzo Dieci Savi. «Il Capo Dipartimento mi ha conferito un incarico di consulenza e studio per le attività a supporto del Capo Dipartimento stesso», scrive il 7 ottobre scorso, «in particolare le attività riguardano il Mose». Nomina decisa dalla dirigente Maria LuciaConti, ex responsabile del Dipartimento Strade, in pensione anche lei, oggetto di un contratto a termine di un anno firmato nel maggio scorso.

Tutto fermo per ora anche sul fronte delle nuove nomine. Sulla successione di Linetti al vertice del Provveditorato il nuovo ministro Paola De Micheli sta «prendendo informazioni» e studiando dossier e curricula. Erano 30 quelli presentati a supporto delle candidature. In pole poistion due ingegneri «veneziani», l’ex responsabile dell’Ufficio Salvaguardia prima dello scandalo Mose, Fabio Riva. E l’attuale dirigente dell’Ufficio contratti Francesco Sorrentino. Favorita, anche se non è un tecnico con la laurea ingegneria, pure la vice di Linetti, Cinzia Zincone. Ha seguito negli ultimi anni le pratiche amministrative del progetto Mose.

Non si vede nemmeno l’altra nomina promessa, il commissario «Sblocca cantieri» che potrebbe affiancarsi agli altri due commissari dell’Anticorruzione o anche sostituirli, come ipotizzato da esponenti del Pd. A fine luglio sembrava fatta, ma tutto è stato rinviato. —

A.V.

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