«L’Idrovia va completata serve anche come scolmatore»

«Serve un piano di opere pubbliche in grado di rilanciare l'economia che punti su strade ferrovie e porti, e anche l'idrovia Padova – Venezia, in funzione di canale scolmatore, va in questa direzione». A dirlo è il deputato del Pd Nicola Pellicani.
Lunedì scorso sarebbe dovuto essere discussa alla Camera alla presenza del ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli una mozione del deputato padovano di Forza Italia Roberto Caon, che punta al completamento dell'opera.
La discussione che è stata rimandata per motivi legati all'emergenza coronavirus, è stata rinviata a data da destinarsi. Il deputato Nicola Pellicani, promotore di una mozione Pd, punta al completamento dell'infrastruttura, ferma da decenni in funzione di messa in sicurezza idraulica.
Promotore del completamento dell'opera era stato anche il sindaco di Vigonovo Andrea Danieletto (Movimento 5 stelle): aveva portato qualche mese fa all'allora ministro Danilo Toninelli le deliberazioni di 30 consigli comunali del vicentino, padovano e veneziano per il completamento dell’opera.
«L’idrovia Padova-Venezia, concepita come una grande opera pubblica negli anni Cinquanta del secolo scorso» sottolinea Pellicani «è rimasta un’opera incompiuta e i lavori di realizzazione sono andati avanti a fasi alterne fino al 1992, anno in cui era stato completato il 60 per cento».
Dal 1985 l’idrovia è stata comunque ridotta, per il deputato, a una serie di monconi inutilizzabili, in considerazione dei grandi vantaggi dal punto di vista del contenimento dell’inquinamento atmosferico e soprattutto data la sua importantissima funzione di canale scolmatore, è stata inserita nel piano D’Alpaos elaborato nel 2011.
D'Alpaos, dopo la grande alluvione del 2010, ha indicato come non più rimandabili gli interventi di reggimentazione del sistema fluviale Brenta-Bacchiglione. Pellicani punta sull'Idrovia come canale scolmatore.
«Per realizzare l’opera in modo da averne il doppio utilizzo (canale navigabile e canale scolmatore)» sottolinea il deputato Pd «servirebbero 512 milioni di euro, in assenza dei quali è impossibile passare alla fase di progettazione definitiva ed esecutiva (siamo ancora allo studio di fattibilità). Al contrario se si decidesse di completare l’esistente per garantirne la funzione di canale scolmatore, l’opera potrebbe avere una possibilità di realizzazione in tempi brevi, con importanti vantaggi a livello di rischio idraulico».
«Tuttavia» continua «resta da chiarire un punto critico, cioè l’impatto che essa avrà sulla Laguna di Venezia in termini di sversamento di inquinanti. Per questo motivo si rende assolutamente necessario che il progetto del completamento dell’idrovia Padova-mare venga integrato con studi di valutazione delle dinamiche idrauliche».
Un punto, quest’ultimo, su cui chiede chiarimenti con forza da sempre il Comune di Mira, che si trova alla foce del possibile canale scolmatore. —
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