«L’ex villa di Maniero casa delle associazioni»

CAMPOLONGO. «L’ex villa del boss della Mafia del Brenta Felice Maniero diventerà una casa delle associazioni fruibile dai gruppi del territorio». A spiegarlo è Katia Toson, capogruppo di maggioranza a Campolongo Maggiore e consigliera delegata alle associazioni dopo le polemiche seguite all’inaugurazione del centro studi sulla criminalità organizzata che è stato inaugurato lunedì dalla ministra Lamorgese.

«Oggi sono state approvate in giunta» spiega Toson «le linee guida della delibera per l’utilizzo dell’immobile che per ora abbiamo nominato come casa delle associazioni ma a cui presto daremo un nome ad hoc. Le associazioni del paese potranno entrare all’interno dell’edificio e organizzare eventi presentando i progetti specifici al Comune. Quello che deve essere chiaro è che nessuna delle associazioni che la utilizzerà avrà una sede fissa dentro l’edificio confiscato alla mafia dallo Stato. Non vogliamo che ci siano radicamenti e usi esclusivi. Sarà un bene di tutta la comunità fruibile da decine di associazioni. Ogni anno apriremo una sorta di bando in cui le associazioni presenteranno i propri progetti».

Le tempistiche per l’utilizzo della struttura saranno rapide. «Pensiamo di far entrare le associazioni del territorio entro metà, fine aprile al massimo» conlcude l’assessora «Abbiamo ricevuto anche l’interesse di una associazione nazionale che si occupa di legalità» . —

A.Ab.

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