L’ex Jutificio andrà all’asta Gara di progetti per l’area

SAN DONà
Ex Jutificio, quel che resta della fatiscente struttura tra Mussetta e Noventa andrà all’asta. Il 25 settembre, prezzo di base 702 mila euro e offerta minima 540 mila euro. Andranno all’asta i resti di questo esemplare di archeologia industriale che risaliva ai primi del ’900. Precisamente un terreno con i soprastanti ruderi catastalmente censito ai mappali 262,105 e 25 di complessivi 32.553 metri quadrati che si sviluppa lungo via Jutificio con accesso da via Noventa. L’area ricade parzialmente in zona urbanistica “D2”. Da mesi, oltretutto, i residenti lamentano lo stato di abbandono di quest’area invasa da ratti e parassiti, lasciata al totale degrado, alla mercè di predoni che la notte si sono impossessati anche dei mattoni.
Ma quel che più dispiace è la sorte di questa storica struttura, oggetto di studi e libri dell’assessore alla cultura Chiara Polita che ne ha ricostruito l’affascinante storia dai primi del 1900.
L’immobile era stato acquistato, ormai diversi anni fa, da una società della zona che doveva insediarvi il nuovo cimitero con l’ipotesi della realizzazione al suo interno anche del forno crematorio, opera che da anni invocano in molti a San Donà, città di 42 mila abitanti che deve sempre rivolgersi per questo importante servizio ai territori e operatori specializzati tra Marghera, Conegliano, addirittura in Friuli. Non se ne fece nulla nell’avvicendamento delle amministrazioni comunali e la crisi che ha determinato diversi fallimenti e concordati in tutto il basso Piave.
Ora la nuova asta potrà offrire altre opportunità a imprenditori che vorranno investire in quest’area strategica ai confini tra San Donà e Noventa.
La Leidaa, lega difesa animali e ambiente, con il presidente regionale, Andrea Marin, lancia una proposta in controtendenza: «Al posto di costruire ancora, come accade di solito in questi casi con gli appetiti dai soliti immobiliaristi e imprenditori del cemento, noi lanciamo l’idea di una vasta area verde per lo sgambamento dei cani, un moderno canile e gattile di altissimo livello perché potrebbe essere collegato a un vero hotel che produrrebbe reddito essendo vicino alla costa».
E a paventare nuove speculazioni immobiliari è anche Massimiliano Rizzello, consigliere comunale di Fratelli d’Italia. «Non possiamo certo condizionare le decisioni degli imprenditori che vogliono investire», commenta, «ma certo dobbiamo riflettere su questo ennesimo immobile finito all’asta per evitare altra cementificazione e speculazione edilizia. In quest’area sarebbe opportuno sorgesse una struttura dedicata all’istruzione di livello universitario, pensiamo al modello di H Campus che si sta allargando con successo nel territorio tra Treviso e Venezia».
Tra gli altri immobili finiti all’asta in questi mesi a San Donà ci sono anche l’ex Agenzia delle Entrate in Borgo Vecchio, mentre l’ex Tribunale di via Trento è tornato di proprietà del leasing Bnp Paribas e quindi in vendita dopo che è saltata l’operazione dell’Usl 4 che lo voleva acquistare per insediarvi gli uffici oggi nella sede Inps. —
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