L’ex Favorita del Lido nel degrado da 15 anni. Ora l'isola chiede che diventi un parco

Il Comune l’ha tolta dall’elenco dei beni in vendita per farne spazio verde ma ancora non c’è un piano: ci hanno provato i ragazzi di Venice Calls 

LA STORIA

L’ex Favorita del Lido, eterna incompiuta. Più di 18 mila metri quadri di area verde attrezzata di proprietà del Comune, oggi sommersa dalla vegetazione e dal degrado. Ex circolo ricreativo dei dipendenti dell’ospedale al Mare, luogo di ritrovo fin dagli anni ’70 per intere generazioni di residenti e scolaresche: vuoi per una festa di gruppo, una manifestazione sportiva, per una lezione di tennis o una partita di calcio tra amici. A 15 anni da quando i lucchetti ne hanno sbarrato l’ingresso, nessun concreto piano di recupero.

Eppure, di riqualificazione se ne dibatte da anni. Da ultimo il piano presentato dall’associazione di giovani Venice Calls, gli angeli dell’acqua alta post 12 novembre 2019, al primo tentativo di cimentarsi in un progetto di rigenerazione urbana. Concluso in nulla di fatto. Nelle scorse settimane, infatti, i ragazzi di Venice Calls avevano partecipato al bando Centro Servizi per il Volontariato incentrato sul recupero di un’area abbandonata: in palio 15 mila euro.

Il progetto si concentrava sulle ex rimesse dell’azienda sanitaria e sul campo da calcio e, in collaborazione con altre associazioni, si poneva l’obiettivo di realizzare attrezzature sportive, laboratori didattici e tavole rotonde con gli esperti. Una miccia per dare il via a un progetto a 360 gradi per restituire la Favorita alla collettività. «Noi abbiamo voglia di rimboccarci le maniche: dateci modo di dimostrarlo», spiegano i ragazzi, tutti ventenni laureati e residenti a Venezia. I tempi tecnici però erano stretti e il progetto di Venice Calls cade nel vuoto.

Nel frattempo, nell’ultimo documento unico di programmazione l’area è stata rimossa dall’elenco di quelle alienabili da parte del Comune. Una decisione in linea con l’obiettivo di trasformarla in “spazio verde per l’esercizio di attività sportive e di aggregazione sociale” e collegata a doppia mandata con la più ampia operazione di recupero del confinante ex ospedale al Mare, ora di proprietà di CdP, dove sorgeranno i due maxi resort di Th Resort e Club Med. Il suo destino sarà discusso anche dalla Municipalità del Lido: «Siamo d’accordo con il Comune», spiega Emilio Guberti, «l’intenzione è di riportare la Favorita all’utilizzo pubblico».

Dettagli in più, però, al momento non è dato saperli. «Ma guai a intendere il recupero della Favorita come un contentino. L’area dovrebbe servire da start up di idee e progetti sociali: altrimenti è destinata a fallire nuovamente», mette in guardia Giancarlo Carnevale. L’ex preside di Architettura allo Iuav negli anni passati aveva guidato un’unità di ricerca di esperti che aveva prodotto un piano di fattibilità per risollevare la Favorita. Ancora valido, chiuso da anni in un cassetto: «Ci sono gravi responsabilità dietro all’abbandono. Ma le risorse ci sono ancora». —


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