Le grandi opere d’arte rifatte con i mattoncini. Ora Emanuele sogna di lavorare per la Lego

il personaggio
Al cellulare preferisce i Lego, ai giochi interattivi preferisce quelli manuali, aguzza l’ingegno usando la fantasia. Emanuele Volpi è un amante dei mattoncini colorati che hanno accompagnato e continuano ad accompagnare tante generazioni. Ha 19 anni, è studente di grafica e nel tempo libero pensa e progetta in 3D le sue opere, che poi realizza con i Lego. Non si tratta di lavori banali: Emanuele riproduce le opere di artisti famosi, da Antonio Canova a Pablo Picasso, passando per Michelangelo. Il suo sogno? Allestire una mostra tutta sua. E ovviamente lavorare per la Lego.
«Sin da piccolo mi sono appassionato ai famosi mattoncini», spiega Emanuele, «Siccome le mie due sorelle li avevano, ho iniziato a sfruttare la fantasia. Da quattro anni mi diverto a fare le sculture». Emanuele ha messo insieme la parte progettuale e la pratica, riuscendo a creare il lavoro in proprio e calcolando quanti pezzi servono a costruire ogni lavoro.
«Acquisto i mattoncini sciolti», racconta, «e per adesso metto da parte i soldi della paghetta della mamma. Una volta deciso cosa riproporre, acquisisco l’immagine in tre dimensioni e la riproduco al computer. E da lì inizio a studiare le misure, calibrare i pesi, capire quanti pezzi servono. Mi piace molto studiare tutti i particolari per arrivare al risultato finale. Sfrutto il garage di casa: c’è silenzio e ci si può concentrare».

Dietro a ogni opera c’è un lavoro non da poco perché dal pensiero della scultura a vederla finita servono ore su ore. «Sinora ne ho realizzate una trentina», continua ancora Emanuele, «ma solo alcune le ho tenute, le altre ho dovuto smantellarle per riutilizzare i mattoncini. Ad esempio ho fatto il Doriforo di Policleto, alto un metro e 40 centimetri e quasi 70 chilogrammi di peso. E lì mi ci sono voluti 28 mila mattoncini per 70 ore di lavoro».
Nella sua pagina Facebook ci sono anche progetti di lavori che vorrebbe fare, tipo una splendida Ferrari. Ma servono 153 mila pezzi e non sono certo pochi. Di recente, invece, ha realizzato il famoso Bacio di Auguste Rodin: in totale 6 mila pezzi gialli, una scultura alta quasi 61 centimetri per un peso vicino ai 25 chili. «Vorrei riprodurre anche Amore e Psiche di Canova», continua il 19enne, «ma devo mettere da parte 1.500 – 1.600 euro".
"Il progetto è già pronto, ma prima devo avere tutto il materiale. Il Doriforo e il Bacio sono stati i più impegnativi da fare al computer. Ora sono impegnato sullo Spinario, opera di un artista sconosciuto. Ho costruito la base, userò dai 2 ai 3 mila pezzi per un’altezza di oltre 60 centimetri». Il sogno è legarsi sempre più ai Lego. «Con un’esposizione tutta mia», aggiunge, «o facendo sculture per privati o aziende. E, perché no, lavorare per la stessa Lego». Sogni che, con questo spirito, magari si potranno realizzare. —
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