L’arte che resiste alla guerra: alla Biennale di Venezia l’installazione dell’Ucraina

Il viaggio impavido di Maria Lanko da Kiev con 78 imbuti di bronzo, una parte dell’opera “Fountain of Exhaustion, Acqua Alta”

VENEZIA. È il 24 febbraio quando lo staff che stava organizzando il padiglione ucraino alla Biennale di Venezia annuncia la resa sul suo profilo Insta

Articolo Premium

Questo articolo è riservato agli abbonati.

Accedi con username e password se hai già un abbonamento.

Scopri tutte le offerte di abbonamento sul nostro shop.Shop

Non hai un account? Registrati ora.

Argomenti:arte

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia