Lapidi spaccate e croci divelte a San Michele

VENEZIA. Ennesimo oltraggio al cimitero monumentale di San Michele: croci e cippi spaccati e divelti dalle tombe, vasi lanciati in ogni dove e tombe con le lapidi spaccate. Uno spettacolo che ha lasciato senza parole diverse persone che ieri mattina si sono recati a far visita ai loro cari. Praticamente tutte le tombe del campo “D” sono state danneggiate. Stessa sorte per una parte di quelle del campo “E”.

Non è la prima volta che accade. E più di un veneziano ha chiesto al Comune una maggiore sorveglianza. Ma nulla è cambiato. Le persone che si sono trovati davanti allo scempio hanno deciso di presentare, oggi, un esposto ai carabinieri.

Già si sono lamentati con i dipendenti di Veritas che prestano servizio alla portineria del cimitero. Ma non hanno ottenuto grandi spiegazioni. Una maggiore sorveglianza del cimitero, non solo per impedire atti vandalici ma anche per segnalare il comportamento poco consono al luogo da parte dei turisti, è chiesta da tempo dai veneziani.

A novembre molti si si rivolsero al Comune per protestare. Di questi comportamenti incivili i veneziani non ne possono proprio più. Al Comune chiedono il rispetto dei divieti, sorveglianza, sanzioni e distribuzione di copie del regolamento. Un regolamento comunale cimiteriale e di Polizia mortuaria esiste, con tanto di divieti e sanzioni. E all'entrata del cimitero Veritas ha posizionato un tabellone scritto in italiano e inglese. Nello schema sono indicati gli orari (estivo e invernale), i divieti di circolare a torso nudo o in abbigliamento balneare, di fumare, di fotografare, di portare cani, di abbandonare rifiuti, di consumare cibi o bevande.
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