L’acquisto dei biglietti è un’odissea

SALZANO. «Si informa che, a causa delle continue vandalizzazioni e manomissioni degli accettatori di banconote e monete, l’emettitrice automatica accetterà il pagamento solo con pos e carte». Questo l’avviso comparso in sala d’aspetto dentro alla stazione dei treni di Salzano, dove si trova la biglietteria automatica. Una comunicazione agli utenti, dopo che nei giorni scorsi più di un passeggero si era lamentato dell’impossibilità di prendersi il tagliando di viaggio usando i normali contanti. «Saltuariamente prendo il treno per andare a lavorare da Salzano a Piombino Dese» si legge in un messaggio lasciato su Facebook da una persona all’interno della pagina “Pendolari Salzano-Robegano” «perché la macchinetta funziona una volta su cinque e anche va solo con carta di credito. Sono salita e ho chiesto di fare il biglietto e devo pagare 5 euro (il prezzo base è 2,55 euro): per me è un disagio grandissimo». Insomma un incubo per i passeggeri, che si trovano con una stazione lontana dal centro, talvolta non si riesce a prendere il titolo di viaggio perché gli sportelli preposti possono essere chiusi e, con le nuove regole adottate dallo scorso 1° agosto, per acquistare un tagliando regionale o interregionale è richiesto il giorno esatto della partenza e si può usare nell’arco delle 24 ore. Così non resta che recarsi in stazione e comperare il tagliando alle macchinette.
Solo Noale, ad esempio, ha un servizio di vendita biglietti dentro il bar dello scalo ferroviario ma è il solo nel Miranese, perché Spinea, Maerne, Mirano e, appunto, Salzano, ne sono sprovvisti: si deve, comunque, andare fuori, lontano o vicino che sia. E se a questo aggiungiamo i malintenzionati che provano a forzare gli apparecchi, si capisce come stia diventando “un’avventura” salire a bordo del treno senza incorrere nel sovraprezzo.
Così per il pagamento con banconote e monete, si dovrà ricorrere ai vecchi punti vendita. (a.rag.)
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